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Lombardia e l’incubo Covid: atteso aumento ricoveri in intensiva del 10-15% a giorni ma il sistema regge

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Lo ha detto a Sky Antonio Pesenti, coordinatore delle rianimazioni Milano. Ma le proporzioni rispetto all’anno scorso sono totalmente diverse: oggi 50 ricoverati, nel 2020 in quest’epoca erano 1.500
 

MILANO – “Ci dobbiamo aspettare un aumento dei ricoveri in terapia intensiva, perché i ricoveri nei reparti non intensivi sono, sostanzialmente, saliti negli ultimi giorni ma sono ancora, in numeri assoluti, bassi. Però si è vista una crescita, che non è ancora arrivata sulle terapie intensive, anche se ci aspettiamo un aumento almeno del 10/15% nei prossimi giorni”. Lo ha detto il coordinatore delle terapie intensive nell`Unità di crisi della Regione Lombardia, Antonio Pesenti, a Sky Tg24.

“Oggi abbiamo 50 ricoverati per polmonite da Covid nei reparti di terapia intensiva in tutta la Lombardia, e questo numero è rimasto abbastanza stabile nell`ultima settimana. Ovviamente la maggior parte dei ricoverati sono non vaccinati” ha aggiunto.

“Oggi – ha proseguito – i non vaccinati continuano ad essere la stragrande maggioranza” dei ricoverati in intensiva, “diciamo che su centomila vaccinati noi abbiamo 1-2 ricoveri in terapia intensiva, mentre per ogni centomila non vaccinati i ricoveri sono tra i 20 ed i 30. Questa è la proporzione di rischio. Poi i motivi per cui è ricoverato anche qualche vaccinato sono i più vari, però non possiamo fare delle statistiche” a riguardo “perché i numeri sono molto bassi”.

 


“Comunque voglio sottolineare – ha concluso – che il numero dei ricoverati in terapia intensiva è ancora un numero piccolo. Oggi abbiamo 50 ricoverati, mentre lo scorso anno ne avevamo 1500.
Queste sono le dimensioni, e questa differenza è dovuta al fatto che l`85% della popolazione è vaccinata”.
 

 

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