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‘++Lombardia, arrivate 250mila dosi di vaccino Pfizer: si prosegue

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MILANO  Non c’e’ alcun ritardo per quanto riguarda la campagna vaccinale in Lombardia, parola del presidente Attilio Fontana: le difficolta’ sono nate per insufficienza di approvvigionamenti Pfizer, ma ieri la Regione fa sapere il governatore a Rtl 102.5, ha ricevuto altre 250.000 dosi, dunque si puo’ proseguire.
   Come spiega Fontana, “la campagna ha seguito rigorosamente la disponibilita’ dei vaccini e fino a ieri noi avevamo consumato il 99% delle dosi di vaccino Pfizer che avevamo a disposizione”, ossia “su 1.403.000 dosi ricevute ne avevamo consumate 1.391.000”, dunque “stando cosi’ le cose cercavamo di seguire la nostra campagna impostandola su un numero di dosi a nostra disposizione”, chiosa.
 “Fissando a domenica 4 aprile il termine del 1 trimestre – spiega il presidente di Fondazione Gimbe – risultano consegnati quasi il 90% dei vaccini attesi, anche se va ricordato che la prima versione del Piano vaccinale prevedeva oltre il doppio delle dosi, ben 28,3 milioni”. Peraltro, quasi un terzo delle forniture relative al 1 trimestre (4,37 milioni di dosi) e’ stato consegnato nelle ultime 2 settimane: con una simile distribuzione, sottolinea la Fondazione Gimbe, nei prossimi mesi l’obiettivo dei 500.000 vaccini al giorno rischia di essere disatteso, anche se il “portafoglio vaccini” del 2 trimestre prevede sulla carta 52,5 milioni di dosi, di cui oltre 1,5 milioni gia’ consegnate da Pfizer. Inoltre, nel periodo 1 marzo-6 aprile sono state somministrate in media 193.021 dosi al giorno (range 93.612 – 294.187), con un vero e proprio tracollo nei giorni festivi che attesta la necessita’ di impiegare ulteriore personale per la campagna. “Tra tagli alle forniture, temporaneo stop ad AstraZeneca e consegne trimestrali last minute – spiega Cartabellotta – i numeri di marzo sono lontani dagli obiettivi del piano Figliuolo, che prevedeva di raggiungere 210.000 somministrazioni al giorno a meta’ marzo e 300.000 entro il 23 marzo. E soprattutto le 500.000 somministrazioni al giorno dal 15 aprile sono ancora un miraggio che rischia ulteriori rallentamenti per le eventuali restrizioni e, soprattutto, le diffidenze individuali sul vaccino AstraZeneca”.

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