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Lombardia: 8271 ‘vigili’ nel 2017, età media 49 anni

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MILANO –  “Nei prossimi giorni invierò a tutti i Comuni lombardi una comunicazione con la quale intendo invitarli a compilare il questionario previsto dall’art. 15 della lr 6/2015 relativo alla Struttura regionale per la promozione del coordinamento tra servizi di polizia locale.

Il Censimento degli operatori di Polizia Locale è un’attività molto importante, attraverso la quale Regione Lombardia è in grado di avere, grazie ai dati raccolti, il quadro completo della situazione e di conseguenza è in grado anche di dare le risposte più adeguate”. Lo dichiara Riccardo De Corato, ex vicesindaco di Milano e Assessore a Sicurezza, Immigrazione e Polizia Locale di Regione Lombardia.

“Nel 2017 – prosegue De Coratro – lo svolgimento di questa attività ha fatto emergere che gli enti locali lombardi hanno dichiarato 8.271 operatori, ufficiali e agenti di polizia locale, in servizio attivo. I dati aggregati per Provincia, invece, hanno evidenziato un indice di copertura in relazione alla popolazione molto differenziato: dai 751 ab. / operatore nella Città metropolitana di Milano ai 2160 ab. / operatore nella Provincia di Sondrio. L’indice di copertura medio regionale nel 2017 è di un operatore ogni 1.211 abitati contro un operatore ogni 931 abitanti nell’anno 2004. La percentuale degli agenti in possesso della qualifica di agente ausiliario Pubblica Sicurezza è in aumento: oggi il 97% contro il 90% del 2004. L’anzianità anagrafica media è di 48 anni e 4 mesi per gli agenti e 5 poco più, pressoché di 52 anni e 11 mesi, per gli ufficiali. L’età media complessiva risulta dunque essere di circa 49 e 2 mesi.
Raccogliendo questi dati è stato anche possibile individuare l’indice di copertura dei capoluoghi lombardi: 450 ab./ operatore a Milano, 877 ab. /operatore a Bergamo, 648 ab./ operatore a
Brescia, 928 ab./operatore a Como, 958 ab./operatore a Cremona, 1.036 ab./operatore a Lecco, 1.449 ab./operatore a Lodi, 811 ab./operatore a Mantova, 1.202 ab./operatore a Monza, 980 ab./operatore a Pavia, 1.281 ab./operatore a Sondrio e 1.122 ab./operatore A Varese.

Grazie a questi dati raccolti è stato possibile creare una mappa della Regione divisa per forma
di gestione dei vari comuni: Unione, Singola, Gestione Associata Obbligato, Convenzionata e Nessun servizio. Così si possono evincere situazioni prive di servizio della Polizia Locale. La rilevazione di attività e mezzi della Polizia Locale serve proprio a questo, ovvero ad avere un chiaro quadro della situazione per poi formulare le adeguate proposte ed interventi mirati, come
tavoli di confronto con i sindaci di quei comuni risultati scoperti incentivando, anche con finanziamenti, la creazione di centrali operative e l’unione tra questi. Fra le domande del questionario, alcune riguardano il numero di verbali effettuati per guida in stato d’ebrezza o sotto effetto di stupefacenti. Questi dati invece possono risultare utili per individuare
zone con problematiche legate all’abuso di alcool o all’utilizzo di droga e, di conseguenza, per pianificare interventi mirati. Il tutto, dunque, serve alla Regione per aumentare l’efficienza e l’efficacia dei servizi quotidiani per i suoi cittadini, per creare un database che contenga le
informazioni ottenute tramite ogni censimento e per l’elaborazione statistica e l’approfondimento delle dinamiche afferenti il sistema di Polizia Locale per una programmazione a vantaggio di tutti i Comuni”.

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