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MILANO “Nella nuova legge sarà importante mettere nero su bianco che le farmacie siano riconosciute come polo vaccinale a tutti gli effetti”. Il presidente della commissione Sanità al Pirellone, Emanuele Monti, ne è convinto: la riforma delle legge Maroni deve essere l’occasione per “mettere in rete le circa 3.000 farmacie lombarde che garantiscono una fortissima capillarità nell’offerta erogativa di prestazioni a bassa intensità”.
In primis, quindi, bisogna coinvolgere i presidi farmaceutici nell’erogazione delle vaccinazioni (anche in vista dei possibili richiami per le somministrazioni contro il Covid-19). D’altronde, come ricorda Monti, l’obiettivo cardine che si pone il riordino normativo delle legge Maroni “è il potenziamento della sanità territoriale”.
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