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L’omaggio del già missino Ignazio La Russa a Carlo Tognoli: ‘Sindaco in sintonia con la città’

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MILANO  Carlo Tognoli era “sempre il primo ad arrivare, sia che un evento fosse bello sia che e’ un evento fosse brutto, perche’ era un uomo in sintonia con questa citta’”. Cosi’ Ignazio La Russa, vicepresidente del Senato e vicepresidente di Fratelli D’Italia ha ricordato l’ex sindaco di Milano, scomparso ieri all’eta’ di 82 anni, dopo le complicanze del Covid.

Tognoli “fu il sindaco piu’ apprezzato in assoluto anche dalle opposizioni”, ha sottolineato La Russa, arrivando alla camera ardente allestita a Palazzo Marino. “Non ricordo con lui uno scontro – ha aggiunto -. Il mio partito era allora il Movimento Sociale, e su uno dei nostri cavalli di battaglia, come l’elezione diretta del sindaco e del presidente del Consiglio ci fu uno scambio aperto di idee e trovammo una convergenza con l’ala craxiana del Partito socialista a cui appartenevano Tognoli e Pillitteri”. Nel periodo in cui fu primo cittadino “un momento duro per la citta’, quello del terrorismo, delle bombe, e delle Brigate Rosse, non smise mai di vedere Milano protagonista in Italia e in Europa”, ha ricordato infine il senatore. Il capogruppo del partito in Comune, Andrea Mascaretti, ha anche siglato una proposta per conferire la medaglia d’oro alla memoria a Tognoli, in occasione dei prossimi Ambrogini, massima onorificenza di Milano ai suoi cittadini illustri.

Oltre al coraggioso ricordo di Ignazio La Russa bisogna citare anche una delle iniziative culturali più coraggiose di Carlo Tognoli. Nel 1982, a Milano, fu la mostra “Gli anni Trenta – Arte e Cultura in Italia”, organizzata dal Comune retto da Tognoli, a rompere con l’antistorica chiusura nei confronti delle esperienze estetico-letterarie ed artistiche sotto il fascismo. Un varco si aprì nel muro delle incomprensioni e fu una scoperta salutare. Nel 1984, a Roma, la mostra “L’economia italiana tra le due guerre, 1919-1939”, sotto la  regia di Gaetano Rasi e Giano Accame, conquistò il pubblico e la critica, offrendo ulteriori squarci per una lettura non scontata del Ventennio. Tra il 1995 ed il 2000, grazie all’anticonformismo dell’indimenticabile Marzio Tremaglia, Assessore alla Cultura della Regione Lombardia, la conoscenza del periodo si arricchì grazie anche ad una mostra fondamentale come “Muri ai pittori”, dedicata alla pittura e alla decorazione murale dagli Anni Trenta, esperienza capitanata da Mario Sironi.

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