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Dall'archivio:

Lo Spuntik e la goliardia dei ragazzi del ’57: quando Cerano si prese gioco dei grandi

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RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO DA CERANO NO –  Egregio direttore, nella serata del 26 gennaio 2020 su Rai uno nella popolarissima  trasmissione  quiz dell’Eredita’ nella sezione “Triello “, il concorrente pesca una domanda ,”Nel 1957,a Cerano nel novarese una damigiana abbandonata in un campo fu confusa con cosa ?” , le opzioni sono tre : “Satellite Sputnik”,”smeraldo gigante”,”invasione extraterrestre “. Il concorrente indovina subito , optando per ,”Satellite Sputnik”. Il fatto che come ogni ceranese ho sentito e di cui se ne parla assai da molto, il 15 novembre 1957 tre buon temponi ceranesi pensarono di fare uno scherzo sulla falsa riga di quelli che in quel tempo di conquista dello spazio erano gia’ capitati in molte zone d’Italia …così decisero di prendere una damigiana e trasformarla nello Sputnik per farsi due risate, la prima prova andò a male ma la seconda uscì perfetta diventando per un breve periodo notizia nazionale e portando Cerano alla ribalta internazionale!

Il fatto che Rai 1 ricordi l’evento in una trasmissione di punta come l’Eredita’ mi fa molto contento e mi fa riflettere sul fatto che la provincia può dare molto se non si chiude su se stessa e su facili schemi . Nel 1957 un gruppetto di giovani ha avuto un senso goliardico degno di altre parti più osannate d’Italia dimostrando che anche nelle terre di confine sabaude possono nascere estro e genialita’ purtroppo non giustamente pubblicizzate dai media nazionali ma anche da locali. Io mi sono sempre chiesto perché non fosse stata dedicata una via, un museo, una festa, una ricorrenza a un evento cosi simpatico e irriverente , il piccolo paese si prende gioco delle superpotenze ,molto spesso in provincia si vuole tenere quasi nascoso il proprio fascino e i sapienti vogliono essere i custodi del sapere e tradizioni non diffondendole per paura di perdere qualcosa …

Credo che una festa dello Sputnik potrebbe essere celebrata come ricordo di un fatto di cronaca ma anche per sdrammatizzare un Paese diventato troppo cupo e una provincia diventata troppo chiusa …

 

La dimostrazione che quei tre ragazzi 63 anni fa magari inconsciamente pensarono in grande e vinsero una loro sfida portando avanti non solo il ricordo ma anche lo spirito di quello scherzo e il significato …il piccolo puo’ prendere in giro il grande …e coltivare l’entusiasmo.

 

Massimo Moletti

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