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Legnano omaggia Paolo VI con Floriano Bodini, ‘Ritratto di un Papa’

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

Oltre alla celebre scultura in cirmolo, quaranta opere fra bozzetti, incisioni e
sculture di Floriano Bodini, oltre a 14 fotografie originali di Pepi Merisio che testimoniano
l’esecuzione della statua dedicata a Montini.

LEGNANO – Dal 15 dicembre 2018 al 31 marzo 2019, Palazzo Leone da Perego di Legnano 
omaggia due grandi personalità lombarde: papa Paolo VI e Floriano Bodini, lo scultore
che più di altri ha saputo rappresentare l’anima del Santo.

A poche settimane dalla canonizzazione di papa Giovanni Battista Montini e a cinquant’anni
esatti dalla realizzazione del suo ritratto più importante a opera di Floriano
Bodini, la città di Legnano espone uno dei capolavori della scultura italiana del ’900.
Senza dubbio “Ritratto di un papa” – oltre a tutte le implicazioni iconografiche riconducibili
al magistero di Montini – segna un momento decisivo per la storia artistica del
paese. Bodini è – insieme a Augusto Perez e Giuliano Vangi – uno degli ultimi scultori
italiani impegnati a dialogare con la tradizione, senza aderire alle avanguardie del suo
tempo. La data del 1968, in particolare, è carica di elementi simbolici, sia a livello sociale
che artistico, perché attesta a livello internazionale il consolidamento delle nuove
correnti artistiche provenienti dagli Stati Uniti, la Pop Art ma anche il Minimalismo e la
performance, nonché l’Arte povera.

Curata da Flavio Arensi, direttore artistico della Città di Legnano, e da Sara Bodini (che insieme alla sorella Paola custodisce l’eredità del maestro), la mostra espone
i bozzetti originali della scultura vaticana e quattro bronzi attinenti al tema del ritratto
pontificio. Sono anche esposti disegni e incisioni rare dedicate al tema, e quattordici
stampe originali di Pepi Merisio, forse il fotografo più vicino a Paolo VI. A tal proposito,
fu Dino Buzzati sulle pagine del Corriere della sera (24 maggio 1968) a ricordare: «Floriano
Bodini, di 35 anni, ha ottenuto una cosa straordinaria, dal punto di vista tecnico
e artistico, cosa impossibile in pittura, estremamente difficile in tre dimensioni, mai da
me vista realizzata con tanta evidenza: è riuscito cioè a dare contemporaneamente allo
stesso volto diverse e opposte espressioni, tutte psicologicamente plausibili e tipiche
del personaggio».
La mostra, che si inserisce anche nel contesto delle celebrazioni natalizie legnanesi,
dove per il secondo anno di seguito si è realizzato un imponente Calendario dell’avvento
di oltre 300 mq (a firma di Giosetta Fioroni), avvia una serie di appuntamenti espositivi
che intendono studiare e riscoprire i grandi maestri italiani attraverso le loro opere meno
note.

Per il Sindaco di Legnano Gianbattista Fratus «la collaborazione con i Musei Vaticani,
che hanno prestato la scultura “Ritratto di un papa” per la prima volta, sancisce
la volontà dell’Amministrazione di rendere gli spazi legnanesi un luogo di studio e scoperta
di autori e opere non scontate. La città ha sempre guardato con grande interesse
all’arte e alla cultura, potendo vantare una lunga tradizione di mostre e iniziative di carattere
nazionale. Con questa mostra iniziamo un nuovo modo di dialogare con l’arte,
con gli artisti, gli archivi e i cittadini, portando all’attenzione di tutti quei tesori magari
meno noti ma in grado di segnare un’epoca».

«Per tre mesi – sottolinea l’assessore alla Cultura, Franco Colombo – ospitiamo al
Palazzo Leone da Perego una statua di assoluta rilevanza per la levatura dell’artista che
l’ha firmata, la bellezza del materiale utilizzato, la densità dei significati storici e religiosi
del soggetto. Il fatto che questa mostra arrivi a poche settimane dalla canonizzazione
di papa Paolo VI è ulteriore motivo di orgoglio per una città come Legnano che vuole
offrire al pubblico proposte culturali di spessore e, al contempo, non convenzionali».

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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