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Legnano, Franco Brumana interroga Radice sull’ex sanatorio

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LEGNANO –  Di quell’edificio sottolinea due aspetti. Il primo, il valore storico che esso ha per la città, il secondo, consequenziale, è la necessità di mettervi mano prima che la situazione si deteriori ulteriormente.   Franco Brumana, consigliere del “Movimento per i cittadini”, prende carta e penna e scrive al sindaco Lorenzo Radice per evidenziare in particolare il problema concernente i due solarium della struttura dell’ex sanatorio. “I due solarium dell’ex sanatorio – esordisce – versano in pessime condizioni dalla mancata manutenzione e dal disinteresse dell’amministrazione comunale. Non si  è voluto porre rimedio alle infiltrazioni dalla copertura e all’azione devastante della vegetazione che ha invaso questi edifici”.  Brumana ricorda come i primi segnali di cedimento siano datati 2017 e che da allora la situazione ha subito un progressivo peggioramento.
“I due solarium – prosegue- sono monumenti di eccezionale bellezza e sono inseriti nel complesso del sanatorio che contempla anche un parco meraviglioso , hanno un grande valore storico , culturale e identitario della nostra comunità, e per questo motivo sono stati ricompresi  tra i luoghi del cuore, oggetto della votazione in corso nell’ambito del censimento del Fai (Fondo per l’ambiente italiano, ndr) e un autorevole esponente della giunta ha diramato inviti a votare per questi monumenti”. Brumana chiede al comune di “intervenire con urgenza per evitare il degrado ulteriore” perché le insidie derivanti da possibili nevicate o dal lievitare della vegetazione sono dietro l’angolo. Le operazioni da compiere   per cercare di porre rimedio alla situazione, ad avviso dell’esponente dell’opposizione, sono “opere provvisorie di messa in sicurezza, quali una copertura esterna temporanea  che impedisca altre infiltrazioni e che sia in grado di resistere alle nevicate,  l’asportazione della vegetazione e la posa di puntelli di rafforzamento statico”. Questo, sostiene, porrà le premesse per un recupero più complessivo che “potrà così essere anche realizzato in un momento successivo a seguito di un’attenta analisi della compromissione delle strutture e delle parti decorative, di un’adeguata progettazione e del reperimento dei finanziamenti necessari”. Un intervento preparatorio che, sottolinea, comporterebbe costi modesti rispetto alla rilevanza storico – culturale della struttura. “Per questa ragione- chiude Brumana nel rivolgersi al primo cittadino – confidando nella sensibilità culturale dell’attuale amministrazione comunale, la invito ad attivarsi senza alcun indugio per eseguire le opere di protezione provvisoria e le chiedo di riferire in consiglio”.
Cristiano Comelli 

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