― pubblicità ―

Dall'archivio:

Legnano, al via oggi gli interrogatori di garanzia. Le accuse della Procura

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

 

LEGNANO – Giornata di interrogatori di garanzia oggi a Busto Arsizio, nell’ambito dell’inchiesta ‘Piazza pulita’ che ha portato, giovedi’ scorso, all’arresto del sindaco leghista di Legnano Gianbattista Fratus, che si e’ dimesso, del vicesindaco Maurizio Cozzi e dell’assessore alle Opere Pubbliche Chiara Lazzarini. Cozzi, l’unico detenuto, viene sentito nel carcere bustocco, mentre gli altri due, ai domiciliari, saranno ascoltati dal gip Piera Bossi, che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare, in Tribunale.

Le accuse per gli arrestati sono, a vario titolo, di turbata liberta’ degli incanti e corruzione elettorale per avere creato un sistema il cui motto sarebbe declamato in un’intercettazione del vicesindaco: “Una volta che si individua la persona basta, la gara non ha alcuna valenza”. Lo scenario ipotizzato dal gip Piera Bossi, e’ quello di una gestione da parte dei vertici comunali “improntata non tanto al soddisfacimento delle esigenze degli interessi pubblici quanto alla collocazione nei vari settori del Comune e delle municipalizzate di amici e conoscenti, comunque persone ‘gradite’ o manovrabili”. In questo contesto sarebbero state truccate in una manciata di mesi, dall’ottobre 2018 al marzo 2019, le procedure per la selezione del dirigente per lo sviluppo organizzativo del Comune; alla municipalizzata Amga di Legnano per scegliere il nuovo dirigente generale; alla partecipata Euro.Pa.Service per l’affidamento di un incarico professionale.

“Gli indagati – ha spiegato il procuratore di Busto Arsizio Nadia Calcaterra – avviavano selezioni personali, agganciavano i loro candidati, sostenevano dei colloqui e alla fine facevano in modo che i bandi venissero turbati in modo tale da ottenere la nomina nonostante l’incompatibilita’ assoluta con l’incarico bandito”.

Nella ricostruzione della Procura bustocca e della Guardia di Finanza di Milano, la frase “il prezzo e’ stato pagato”, costituirebbe la chiosa dell’assessore Lazzarini per definire i 1046 voti passati al ballottaggio al sindaco Fratus da Luciano Guidi, candidato a sua volta alle amministrative del 2017 per la lista civica Alternativa Popolare, in cambio di un posto per la figlia Martina nel consiglio di amministrazione della partecipata Aemme Linea Ambiente.

 

(fonte: AGI)

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi