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Dall'archivio:

Lega, nasce la ‘corrente Giorgetti’? Secondo il Foglio… TUTTI I NOMI

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

Nasce la ‘corrente Giorgetti’, in seno alla Lega? Non proprio, anche in virtù delle specificità del Richelieu del Carroccio, il vero pontiere tra Matteo Salvini e gli ambienti finanziari ed internazionali di peso. 

Un uomo che preferisce agire lontano dai riflettori (e dai clamori), che da oltre 20 anni ha acquisito una centralità difficilmente sostituibile nel partito, sin dai tempi di Umberto Bossi.

Ma che adesso, come ricostruiscono i retroscenisti dei quotidiani, ha palesato alcune diferenze di vedute rispetto al segretario federale, dando il là ai consueti balletti interni.

Che Fabio Massa, sull’inserto Grande Milano del Foglio di oggi, prova a costruire pezzo per pezzo, dando così forma a un ipotetico organigramma della corrente-non corrente facente riferimento a GG, definito (aristotelicamente) Motore Immoble.

“Raccontano che la lista delle telefonate che GG riceve ogni giorno è lunga e si allunga”, scrive Massa. “Edoardo Rixi, l’uomo delle infrastrutture della Lega, lo chiama. Così come il presidente dei deputati Riccardo Molinari, e il presidente dei senatori, il monzese Massimiliano Romeo. Ovviamente: non ci sono tradimenti della fedeltà a Salvini, e uno ad esempio come Romeo è rigidamente un salviniano d’osservanza. E non ci sono “corna”, in una telefonata, è tutto platonico, visto che Giorgetti è immobile, non avanza pretese né battaglie. Ascolta, consiglia. Dicono che Dario Galli, stimatissimo ex viceministro, discetti con lui esattamente come Stefano Candiani, onorevole da Busto Arsizio proprio come Leonardo Tarantino. Ce ne sarebbero abbastanza per fare una corrente e muoversi alla conquista del partito dietro il Leone di Luca Zaia. Ma non si deve, non può. Perché il Giancarlo non si muove. E’ immobile, pur essendo il motore. E c’è una logica, in tutto questo: del resto è Aristotele, mica Mauro Corona”.

Chi vivrà (politicamente)…Vedrà.

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