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Lega, i ‘Salviniani’ ormai egemoni (anche) nell’Est Ticino

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EST TICINO – L’ultima (ri)prova, in ordine di tempo, è la nomina di Alessio Zanzottera a commissario della sezione di Corbetta, dove per neppure 10 mesi ha regnato un ex bossiano (se possiamo chiamarli così) come Davide Rossi.

Ma i casi sono molteplici: dalla ormai certa candidatura di Curzio Trezzani in Regione Lombardia all’altrettanto certo passaggio di Fabrizio Cecchetti dal Pirellone al Parlamento, dove ritornerà anche Massimo Garavaglia.

I cosiddetti salviniani, ossia gli uomini di Matteo Salvini, i fedelissimi da tempo immemore del segretario federale, capace di portare la Lega da meno del 4 al 15% in pochi anni, stanno facendo incetta di posizioni anche nell’Est Ticino.

Dove ormai sono egemoni a partire dall’Abbiatense (con Donatella Vitali, vicinissima a Cecchetti, e il ‘pasdaran’ Lele Gallotti) sino al Magentino, con Stefania Bonfiglio che si appresta a correre per il Pirellone.

 

 

 

 

 

 

Per non parlare dei giovani arrembanti come lo stesso Zanzottera, il leader Mgp Riccardo Grittini, Luca Mazzeo e diversi altri. Saranno loro a sostenere senza esitazione la corsa di Trezzani al Pirellone.

Resta intatta, come ‘eccezione’ a questo arrembante trend, la forte presenza di Silvia Scurati, che come storicamente succede a Bareggio resta fedele (al pari della sua sezione) a Umberto Bossi e Davide Boni. La Scurati correrà, dicono i bene informati con buone possibilità di riuscita, per un seggio in Regione Lombardia, potendo fare ‘accoppiata’ (un uomo e una donna) con Max Bastoni, milanese e figura associata da anni a Boni e Mario Borghezio.

Salviniani in Regione, alla Camera, al Senato, nei Comuni. E non solo: un uomo assai capace coi numeri come Paolo Porta (foto), già assessore a Boffalora e pretoriano di Curzio Trezzani, reduce dalla presidenza del Comitato di controllo sulla spesa sanitaria al Pirellone sta collaborando attivamente con Attilio Fontana nella elaborazione del programma per la Lombardia di domani, specie sotto il profilo economico e finanziario.

Dal punto di vista dell’elaborazione culturale e concettuale, invece, ci sono i nostri compari talebani Fabrizio Fratus e Vincenzo Sofo, che da anni ormai lavorano strettamente a gomito con Matteo Salvini.

I Salviniani, insomma, si stanno prendendo tutto il banco. Passo dopo passo, candidatura dopo candidatura, scelta dopo scelta. Un processo, ormai, del tutto inarrestabile. Propiziato da quella che è una caratteristica determinante, in politica ma non solo: la capacità di fare gruppo, squadra. E di avere leadership riconosciute e carismatiche.

Fabrizio Provera

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