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Dall'archivio:

Lega: è caos “Green Pass”. Il Ministro Garavaglia: “Ci vuole per tutti”. A Magenta il Carroccio va nella direzione opposta

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

Perchè la vaccinazione obbligatoria, ammessa attraverso una legge ad hoc, come previsto dalla nostra Costituzione, avrebbe risolto tanti problemi e avrebbe evitato troppi fraintendimenti…
 

MAGENTA –  Partiamo da una premessa di fondo. Chi scrive è assolutamente PRO VAX,  così come crede che viste le restrizioni subite per mesi e mesi, causa pandemia, chi oggi parla di privacy da tutelare e quant’altro per personaggi che sono pubblici – un consigliere comunale, un assessore o comunque chi ricopre un incarico di tal natura lo è, e peraltro ci sono anche sentenze a tal proposito che lo spiegano – è come se volesse coprirsi con la classica foglia di fico.

Senza considerare il fatto che nell’epoca dei social network e dei ‘troian’ dentro al vostro telefonino e potremmo andare avanti per mesi con la lista, la privacy ormai è andata a farsi benedire. Con buona pace di tutti.

Massimo Garavaglia, Ministro al Turismo del Governo Draghi, è decisamente un ‘Pro Vax’ oltre che ‘Green Pass’. Fa parte di quella corrente del ‘Buon Senso’ che si è creata dentro al partito di Salvini.

 

Altra premessa importante, chi scrive vorrebbe ricordare fonti alla mano che ci troviamo ancora in Stato di Emergenza. Le fonti sono riportate qui sotto: 

Formalmente, si tratta del Codice della Protezione civile. Ed è l’unico che parla di come ci si deve comportare con lo stato di emergenza. All’articolo 24, comma 3, si legge: “La durata dello stato di emergenza di rilievo nazionale non può superare i 12 mesi, ed è prorogabile per non più di ulteriori 12 mesi”.

 

Il leader leghista Matteo Salvini, lui è per la politica delle ‘mani libere’….

 
I conti sono subito fatti: lo stato di emergenza non può durare più di 24 mesi. Il che significa che non potrà essere prorogato oltre il 31 gennaio 2022.  Ma in tutti questi mesi quante limitazioni della Libertà personale, vedasi anche coprifuoco ininterrotto, abbiamo dovuto sopportare???  
E’ per questa ragione che tanto più rispetto alla vicenda Green pass e vaccinazione, servirebbe chiarezza e trasparenza da parte di tutti. E questo unicamente per il BENE COMUNE che nella fattispecie, significa combattere non solo la pandemia sanitaria ma anche quella economica che ha portato intere classi sociali in condizioni di forte precarietà. In primis il popolo delle partite Iva, non certo quelli che hanno lo stipendio fisso il 27 del mese, gli statali o quelli che vivono con il reddito di cittadinanza grillina.

 

 

E allora vediamo che nella Lega ci sono posizioni discordanti, a tal proposito, in primis, il suo Segretario Matteo Salvini, peraltro vaccinato e con green pass, con una indicazione che è simile alla ‘Libertà di coscienza’ ma che non agevola certo a chiarire il contesto.

Ed è così che oggi ci troviamo con posizioni agli antipodi dentro al Carroccio.  Da un lato, abbiamo il Ministro Massimo Garavaglia,  che ancora di recente, ha ribadito un concetto chiaro come il sole: “Green pass per tutti”. Del resto Garavaglia, uomo del fare, è sempre stato per la concretezza e il pragmatismo. 

Dall’altro lato, ci sono i casi che di recente sono balzati agli onori delle cronache magentine come quello del Vice Sindaco Simone Gelli e della sua compagna Pia Maso, consigliere comunale del Carroccio, che non sarebbero in possesso della famosa ‘carta verde’ e anzi, specie la seconda, avrebbe manifestato più di un dubbio sui vaccini.

Da parte nostra, specie da parte di chi scrive, chiediamo coerenza e risolutezza su un tema come questo. La Lega ci sta facendo una pessima figura d’immagine. E per fortuna, che c’è quanto meno il ‘partito del buon senso’ capeggiato da Giorgetti e Garavaglia che almeno in parte sta salvando la faccia ai leghisti. 

Per fortuna gli Italiani, i Lombardi in primis – a proposito anche il governatore della nostra Regione Attilio Fontana è della Lega eppure è già pronto per la terza dose ai fragili partita da poco –  che hanno raggiunto l’87% di vaccinati nei giorni scorsi, non hanno bisogno dei politici, e stanno dimostrando grande senso di responsabilità.  Ma la politica dovrebbe aiutare e non contribuire ad alimentare il caos.

Sappiamo benissimo che il Green pass non è la panacea di tutti i mali, anzi è frutto anche questo di una contrattazione politica. Diversamente in modo molto più semplice, sarebbe bastato imporre la vaccinazione, cosa che l’articolo 32 della Costituzione prevede attraverso una legge ad hoc. Basta andare a rileggerselo…

“L’articolo 32 della Costituzione infatti, chiarisce, «prevede la possibilità di imporre un trattamento sanitario obbligatorio attraverso una legge determinando così un obbligo generale per i cittadini. Una legge di questo tipo sarebbe giustificata dai benefici documentati che il trattamento, in questo caso il vaccino, porterebbe alla comunità ed ai singoli”.

Così facendo si sarebbe evitato anche il balletto, Green pass valido 9 mesi, no anzi, portiamolo a 12 mesi.  Sicuramente ci sarebbe stato il partito contro la ‘Dittatura Sanitaria’. Benissimo ma in questi mesi prolungati, cosa abbiamo subito? Ergo, numeri alla mano, si sta tornando alla normalità, grazie a chi responsabilmente si è sottoposto al vaccino. Per cui visto che ci troviamo ancora in stato di Emergenza Nazionale, serve andare avanti senza tentennamenti.  E soprattutto persone di buon senso.

Perciò a parte i bambini, sui quali il rapporto costi/benefici, del vaccino è ancora tutto da vedere e ci sono parecchie ombre, per le altre categorie, a meno che in presenza di patologie mediche ben documentate, la politica avrebbe dovuto e potuto fare ancora di più.

A volte serve anche essere impopolari per superare i momenti più difficili della Storia. E questo è certamente uno di questi. Chi invoca la Democrazia, solo per mero tornaconto o consensi elettorali, se ne faccia una ragione. 

 

F.V.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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