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Le imprese della Lombardia ‘sentono’ un peggioramento del clima economico. Tutti i dati

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MILANO – Nel secondo trimestre del 2019 la produzione lombarda, in sintonia con il peggiorato clima economico internazionale, presenta una svolta negativa del dato congiunturale (-1,2%) per l’industria, mentre per l’artigianato il risultato rimane positivo (+0,2%). Anche il dato tendenziale presenta lo stesso schema, negativo per l’industria (-0,9%) e leggermente positivo per l’artigianato (+0,3%). Peggiorano le aspettative sulla domanda sia estera che interna. Lo ha riferito Unioncamere Lombardia nella sua analisi periodica dell’andamento delle imprese manufatturiere presenti in Regione.
“Il dato che è emerso oggi – ha commentato l’assessore regionale lombardo allo Sviluppo Economico, Alessandro Mattinzoli – è da leggere con molta attenzione perché conferma un trend in parte già in atto, ed è un segnale di forte incertezza. Dobbiamo valutarlo se non come un allarme, ma almeno come una rilevazione da attenzionare. È chiaro che ci sono cause che non dipendono da noi, ma dipendono dalla situazione internazionale. Prima di tutto i dazi degli Stati Uniti e di Cina e poi la Brexit, queste sono situazioni che non possiamo gestire”.
In crescita significativa rimangono i settori del legno-mobilio (+1,7%), degli alimentari (+1,7%), della siderurgia (+1,0%) e della chimica (+0,5%). Cali si registrano per abbigliamento (-9,7%) pelli-calzature (-2,7%); meccanica (-1,6%); tessile (-1,3%); mezzi di trasporto (-1,2%); carta-stampa (-0,9%); manifatturiere varie (-0,8%). L’indice della produzione industriale, scende a quota 110,4; per le aziende artigiane l’indice della produzione sale a quota 98,2. L’occupazione per l’industria presenta un saldo positivo (+0,3%), grazie a un tasso d’ingresso che sale al 2,2%, contrastando la crescita del tasso d’uscita (1,7%). Anche nell’artigianato il saldo occupazionale e’ positivo (+0,7%).

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