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Dall'archivio:

Il Primo Aprile al Circolino … ricordando quel 1991…. di Massimo Moletti

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

La fine delle restrizioni per la Pandemia al primo Aprile spero non sia un grosso Pesce indigesto che con il primo freddo autunnale  riporterà mascherine e tutto l’occorrente per semi o totali lock down.
 

Nella mia infinita discoteca ho tirato fuori come una spada nella roccia la compilation San Remo 1991 …inno alla tristezza e alla sfiga …
C’era una volta ??? Una volta quando? In un paese che non ama la storia e l’analisi degli eventi …si, la storia è una materia secondaria sempre per gli studenti e studentesse impegnati più in moda, trucchi, amori, discoteche e soprattutto in narcisismo.

 

Io metto in quell’anno tragico e con guerra in diretta studio aperto by Fede orgoglioso di aver dato estasiato l’inizio della guerra.
Un altro mondo ???? Beh la prima Repubblica stava già tirando il gambino e i Repubblicani stavano finendo i loro 12 anni alla casa Bianca…
Il Mondo stava per svoltare a sinistra e i cattolici moderati stavano preparando la fusione con ogni genere di sinistra ….il pianeta e la nostra realtà stava perdendo le proprie certezze e confini e il mescolamento era in atto …
Pure la gente stava iniziando a non scherzare più in allegria e con gli altri ma degli altri ma la serietà acida stava prendendo piede ….
L’ottimismo e il colesterolo  della vita e in quel Festival molte canzoni sembrano profetiche.

La vincitrice se stiamo insieme sembra il motivo della sinistra degli ultimi 31 anni e spalle al muro sembra un senso di impotente sicurezza per evitare che spunti la Luna dal monte o da altro Bertoli docet…
Perché lo fai terza classificata è l’inno ad Antonio Conte e alla maggioranza dei fenomeni del web. In un altri siamo noi che può cantarla Salvini in coppia con tutti quelli che vogliono essere trombati al Quirinale.

Dubbi no è l’inno della meglio gioventù di oggi e degli influencer convinti e soddisfatti.
Oggi sposi sembra una presa in giro ma oggi bisogna specificare che tipo di sposalizio.
Ma il più lungimirante è sempre il buon sosia di Rocco Siffredi ovvero l’antologico Raf oggi un Dio non ho. Visto il calo delle vocazioni e dell’affluenza alle pratiche religiose.

CIRCOLINO

 

Il siamo donne di Jo e Sabrina è stato un pugno in un occhio ma oggi su Instagram di donne osé ne ho pieni i capelli e cistite …ma forse oggi bisogna dirlo perché molti uomini non capiscono le differenze.

E la musica va sembra un inno ai nuovi San Remo tutta uguale ma continua ad andare.
Grazia di Michele  cantava se fossi un uomo, oggi sarebbe stata una hit …o la seconda lungimiranza …o per capire in 31 anni tutto rimasto uguale ….

Noi qui nelle nuove proposte sembra segnare l’inno dei social dove l’importante e esserci e non fare.
L’uomo che ride non se lo ricorda nessuno perché da quel San Remo si ride sempre meno e di gusto collettivo ma le persone inutili sono cambiate si sono incattivite e imbestialite convinte di poter cambiare il mondo ma il mono cambia loro come diceva Sandro Giacobbe ma li era ancora il 1990 e non si poteva evincere che l’anno dopo sarebbe iniziato un lento ma inesorabile declino destinato a non finire???
Beh cosa c’entra con il pesce d’aprile che oggi è tutto l’anno navigare per credere !!! Fin che il wi-fi vaaa…

 

Massimo Moletti

 

 

 

 

 

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