― pubblicità ―

Dall'archivio:

Le buone intenzioni, a proposito di Islam e dintorni- di Emanuele Torreggiani

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

Si legge, in queste ore, una lettera pubblicata da Corriere Altomilanese.com e titolata: “Messaggio della comunità musulmana alla comunità laica e reigiosa di Magenta”, questo scritto è firmato, in palchetto, da Redazione Cam e, in calce, da “La comunità musulmana di Magenta”.

La missiva si apre testualmente con: “Siamo donne e uomini di fede islamica, cittadini della nostra bella città di magenta, parte della grande umma, del popolo che il Profeta ha convocato per rendere gloria a Dio e servirLo con fedeltà”. E si prosegue indicando la comunanza teologica di origine giudaica: I Profeti, i Patriarchi, (Il Pentateuco, i primi cinque libri della Bibbia) sino a sfiorare il cristianesimo (il Nuovo Testamento) nel rispetto per la madre di Gesù, Maria. E si prosegue indicando che avendo radice comune (Profeti e Patriarchi) ne consegue l’eguaglianza dell’umanità che ci rende tutti fratelli. Si indica la costituzione italiana che definisce doveri e diritti dei cittadini. Poi Paolo VI ed il Vaticano II, la visita storica a Gerusalemme ed infine alla nascente chiesa dedicata a Nostra Signora d’Arabia in costruzione nella penisola arabica. Non si fa menzione che la cattedrale è in costruzione nel Bahrein, precisamente ad Awali dove risiede il vicariato apostolico dell’Arabia settentrionale, la cattedrale sorge su di un terreno donato dal re del Bahrein, lo sceicco Hamad bin Isa Al Khalifa. Indicare la penisola arabica genericamente suona distraente quanto l’indicare, altrettanto genericamente, che si sta costruendo una chiesa in uno stato del Mediterraneo. La situazione in Bahrein è particolare dal resto della penisola, come ogni stato mostra la propria particolarità in ogni angolo del mondo universale. Lo spiega, con la sapienza del diplomatico di lungo corso, il vescovo Camillo Ballin, vicario apostolico del nord Arabia, in una bella, bella intervista realizzata da Andrea Gagliarducci e pubblicata sul sito Acistampa.com; il vescovo illustra, con concrete profonde parole, lo stato della situazione sia esso religioso che politico in cui si coglierà la raffinatezza del linguaggio, la misura e la temperanza che solo la Grazia saprà illuminare negli anni che saranno, se essi verranno secondo i propositi. A chi interessa rimando volentieri al sito per lo specifico intervento.

 

 

 

 

 

 

 

 

Vedete, a mio avviso, in questo dettaglio della lettera aperta, scritta da non si sa chi, si coglie l’elemento citazionistico strumentalizzante. Decontestualizzare l’intervento, sia dal tempo che dal luogo, significa porlo in un contesto universale che, invece come vediamo, è affatto tale. Ora, la lettera, è levigata di buone intenzioni. Sin dal suo incipit in cui si afferma che facendo tutti parte della medesima umanità ne consegue il principio di fratellanza. Non è proprio così, siamo tutti uomini biologicamente (la specie originaria da cui la fratellanza), culturalmente (il fattore umano, lo specifico) dimostra differenze abissali. In ogni lettura del vivere. Cito, a mero esempio, il ritratto che è nelle sue forme bi-e-tridimensionali, la biografia dell’occidente da tempi immemori, dalla maschera di Agamennone, per dire; ritratto che, per una gran parte della cosiddetta fratellanza, è il proibito. Vedete, a mio avviso, quando si scrivono lettere aperte, confondendo credo strumentalmente diversi piani: quello teologico e quello politico, occorrerebbe sostenerlo poi in punta di sapienza. Non farne un pastone buono per le illusioni delle anime belle, di buone intenzioni è lastricata la strada maestra dell’inferno.

Emanuele Torreggiani

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi