― pubblicità ―

Dall'archivio:

Lavori pubblici a Magenta: qualcosa si muove. L’assessore Cattaneo tacchi ma anche caschetto da cantiere

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

MAGENTA – Avanti tutta coi lavori pubblici a Magenta. Non sono i tacchi a fermare la combattiva Laura Cattaneo. La neo assessore ai Lavori Pubblici, ha indossato idealmente il caschetto da cantiere e ieri ha supervisionato i lavori in via Mazenta che, seppur con qualche disguido sulla tabella di marcia, sono stati portati a compimento. Ma il tema dei temi resta il tormentone della via Crivelli. Qui la Cattaneo ha voluto subito imprimere il classico giro di vite.
“Ho preteso – spiega l’Assessore della Giunta Calati – che Cap Holding ci fornisse un cronoprogramma dettagliato dei lavori che riprenderanno nei prossimi giorni”. E che secondo i migliori auspici dovrebbero concludersi, questa volta per sempre, entro la metà del mese di ottobre. Chiara e netta la richiesta della Cattaneo: “Maggiore presenza di operai sul cantiere”.
Con la stessa Assessore – e non è affatto una battuta potete scommetterci… – a sovraintendere. Detto, fatto. Ecco arrivato nella giornata odierna l’atteso cronoprogramma nel quale  sta scritto nero su bianco che, salvo condizioni metereologiche avverse, i lavori verranno completati – a meno del tappetino d’usura – entro il 15 ottobre 2018.
Le aree di intervento, da tale data verranno pertanto riconsegnate al Comune per la riapertura della strada alla viabilità.Il tappetino verrà realizzato presumibilmente nella primavera dell’anno prossimo, non appena avvenuti gli assestamenti del materiale utilizzato per il riempimento dello scavo necessario per la posa del collettore fognario nonché le condizioni metereologiche lo permetteranno. Nel dettagliato cronoprogramma Cap Holding fornisce anche una giustificazione ai ritardi e alle sospensioni dei lavori di questi mesi. Complessivamente si è trattato di uno stop di quasi 2 mesi (56 giorni) necessari a permettere alle società/enti titolari dei sottoservizi interferenti di provvedere allo spostamento di quanto di loro competenza. 

Adesso le sorprese, anche se il condizionale è sempre consigliato, dovrebbero essere terminate. La luce in fondo al tunnel comincia ad intravedersi. Speriamo.

F.V.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi