― pubblicità ―

Dall'archivio:

L’Amministrazione Calati e il dopo Morabito: la riflessione di Paolo Razzano

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

MAGENTA – << In queste ore, a Magenta si commentano molto le dimissioni dell’assessore Rocco Morabito,  di cui peraltro ieri abbiamo festeggiato il compleanno. Sono molto d’accordo con Giuliana Labria, questo passo indietro non sono certamente il preludio alla caduta dell’Amministrazione. Tuttavia pongono due, anzi tre problemi molto gravi>>.

Parte da qui la riflessione di Paolo Razzano, esponente del Partito Democratico magentino.

“I primi due riguardano la maggioranza – osserva Razzano –  Al contrario di quanto dichiara il sindaco Chiara Calati nel suo patetico comunicato stampa, Morabito rappresenta molto di più della “calabresità” e della simpatia nella squadra di Giunta. Rocco, per la sua storia e il suo impegno civico, ha reso possibile, in questi due anni, l’anello di congiunzione con il mondo moderato magentino, fatto di associazioni e impegno laico nelle comunità parrocchiali e nelle scuole paritarie della città. Anello che oggi viene bruscamente interrotto”.

“Inoltre l’ex assessore Morabito – prosegue l’ex Vice Sindaco –  svolgeva una preziosa funzione “cuscinetto” con Luca Del Gobbo, già sindaco di Magenta e oggi consigliere regionale, senza il quale il centrodestra magentino – di fatto – non esiste (e lo abbiamo visto alle elezioni comunali del 2017)”.

“Il terzo problema che le dimissioni di Rocco Morabito pongono è di carattere generale e dimostrano ancora una volta che oggi, a livello locale, fare politica è un sacrificio altissimo, dal punto di vista umano, familiare, economico e lavorativo. Forse dovremmo iniziare a fare in modo che le norme sugli amministratori locali cambino rapidamente. Insomma invece che rivendicare le proprie deleghe (la Lega di Simone Gelli) o affrettarsi a mettere il cappello sul sindaco (Forza Italia di Giulio Gallera), la maggioranza di centrodestra farebbe meglio a correre ai ripari e rimettersi in connessione con i mondi vitali della nostra bella città, oggi così male amministrata” conclude Razzano. 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi