MAGENTA – Sono passati esattamente dieci anni da quando Magenta è divenuta sede distaccata della prestigiosa Associazione Italiana Sommelier.
L’Associazione, nata in Italia il 7 luglio del 1965, non ha fini di lucro e ha lo scopo primario di qualificare la figura e la professione di Sommelier, nonché di valorizzare la cultura del vino e dell’enogastronomia.
Essa svolge ogni attività di carattere culturale, didattico e editoriale per pro- muovere la conoscenza e il consumo responsabile dei vini e di altre bevande alcoliche e per valorizzare l’enogastronomia, curando direttamente e nelle opportune sedi la preparazione professionale dei Sommelier e del personale docente.
Da anni, i corsi e le attività della sede distaccata di Magenta (che dipende da Milano) si tengono da Bettycuore, il locale della vulcanica Betty Cerri, dove sono passate centinaia e centinaia di persone appassionate di uno dei mondi più magici che esistano: quello del vino (e dintorni).
Ed è lì che mercoledì scorso si è tenuta l’edizione 2019 della Notte in Bianco, degustazione di vini bianchi guidata magistralmente da Guido Invernizzi, medico novarese con la bruciante passione per il vino, declinata con magistrale competenza e immenso trasporto.
Per l’occasione c’erano tutti i protagonisti di questi 10 anni: l’attuale delegato AIS di Magenta, Roberto Fusè; Vincenzo Tonetti (di cui vi parleremo in un pezzo a parte), il sindaco Chiara Calati, il presidente di AIS Lombardia, Hosam Eldin Abou Eleyoun, e uno dei nomi più prestigiosi della sommelierie lombarda e non solo come Fiorenzo Detti.
Tutto esaurito in sala per una degustazione molto interessante, dal Pinot Nero spumantizzato della nota maison oltrepadana Monsupello a uno straordinario Verdicchio di Matelica.
Alla fine il consueto e leccornioso buffet di piatti estivi preparato dallo staff di Bettycuore.
In alto i calici, in tutti i sensi, per un gruppo di persone che da 10 anni si prodiga a diffondere la cultura vinicola a Magenta: prosit!
Fab. Pro.