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La terapia infantile neonatale di Rho non chiuderà: premiato il gioco di squadra istituzionale

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RHO –   In merito alla decisione di Regione Lombardia di non chiudere il reparto rhodense di Terapia Intensiva Neonatale all’insegna del lavoro che da anni svolge nei confronti dei bambini prematuri, alla luce di quanto dichiarato oggi dall’assessore regionale alla Sanità Gallera, sono intervenuti i rappresentanti istituzionali del territorio, il vice Presidente del Consiglio regionale Carlo Borghetti (PD), l’on. Fabrizio Cecchetti, Vicepresidente vicario della Lega alla Camera, e il Consigliere regionale Simone Giudici (Lega): “Ultimamente sono circolate ipotesi di una chiusura della TIN di Rho e troviamo positiva la presa di posizione odierna dell’assessore Gallera su nostro invito, dopo vari incontri, e dopo le molteplici sollecitazioni giunte dal territorio.

“Se da un lato è vero che siamo vincolati dal Decreto Ministeriale 70 del 2015 a non ricevere i bambini inferiori a 1.5 kg, dall’altro lato è importante la condivisione annunciata del nuovo progetto tra l’unità operativa di neuropsichiatria infantile e il reparto di Pediatria per la gestione dei disturbi neuropsichici in età evolutiva. La TIN non chiuderà e avremo quindi 4 posti letto in più, l’assunzione di 2 medici di neuropsichiatria infantile, e un investimento di 400.000 euro sull’ospedale. Come consiglieri del territorio crediamo che Rho possa e debba diventare un punto di riferimento della sanità pubblica regionale in ambito materno-infantile e pediatrico, strategico per il futuro dell’ospedale”.

“Il lavoro di squadra istituzionale e politico ha prodotto un buon risultato per il nostro ospedale”, concludono Cecchetti, Giudici e Borghetti.

 

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