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La sua droga ha causato la morte di una donna: arrestato 25enne

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VERCELLI/MORTARA – Aveva causato la morte di una donna cedendole droga poi rivelatasi letale. E, per sfuggire a un ordine di carcerazione emesso in Lombardia, aveva pensato di “cambiare aria” traslocando in Lomellina, per mettere in piedi una rete di spaccio nella zona di confine tra vercellese, novarese e pavese.

Un progetto smantellato dalla Polizia di Stato di Vercelli che ha arrestato un uomo per il reato di morte come conseguenza di altro reato e per quello di spaccio di sostanze stupefacenti: si tratta di un marocchino latitante in quanto si era volontariamente sottratto a una misura di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Cremona.

 

Nello specifico la Squadra Mobile della Questura di Vercelli era da tempo impegnata in un’indagine finalizzata ad individuare e bloccare i canali di rifornimento dei consumatori di stupefacenti di questa provincia.
Le indagini avevano condotto a un gruppo di soggetti di origine marocchina operanti nel comune di Mortara e in quelli limitrofi, confinanti col vercellese.

L’uomo, in concorso con un altro giovane marocchino precedentemente arrestato, era stato protagonista di alcune cessioni di sostanza stupefacente che avevano causato la morte, per overdose, di una giovane donna, oltre a molte altre cessioni di droga avvenute nei primi mesi del 2019 in vari paesi della Provincia di Cremona.
Il giovane marocchino aveva deciso di cambiare piazza di spaccio nella quale operare, proprio nel tentativo di sottrarsi alla misura restrittiva emessa dall’autorità giudiziaria di Cremona.

Non appena individuato, è scattato il blitz degli Uomini della Sezione Antidroga della Squadra Mobile che, nel comune di Ceranova, in provincia di Pavia, riusciva a bloccare la macchina sulla quale viaggiava il giovane.
Condotto negli Uffici della Questura il marocchino, noto alle Forze dell’Ordine per i numerosi precedenti in materia di stupefacenti, nonché irregolare sul territorio nazionale, terminati gli atti di rito, è stato associato alla locale casa circondariale.

contributo tratto dal sito partner: www.vigevano24.it

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