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La storia di Birra Peroni in mostra a Vigevano

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VIGEVANO – Una cassa in legno di Birra Peroni, la bottiglia di vetro del Peroncino, il libro del censimento con i dati anagrafici di Francesco Peroni. Sono solo alcune delle chicche esposte al museo dell’imprenditoria di Vigevano per raccontare le origini di un’azienda e di un marchio che proprio in questo Comune del Pavese, a 40 chilometri da Milano, ha le sue radici.
Sì perchè qui il genio imprenditoriale di Francesco Peroni scelse di fondare la sua fabbrica e sempre qui forgiò la sua visione strategica, come ci ha raccontato Daniela Brignone, curatrice dell’Archivio storico e museo Birra Peroni che ha curato anche la mostra “Birra Peroni a Vigevano: vocazioni d’impresa tra passato e futuro”, organizzata in occasione della XVIII edizione della Settimana della Cultura d’Impresa di Museimpresa.
“In questa mostra troviamo oggetti e documenti che offrono il racconto completo del percorso che portò Francesco Peroni da Galliate, paese d’origine dove viveva con la sua famiglia a Vigevano nel 1846 – spiega Brignone – Raccontiamo quindi le ragioni di questa avventura imprenditoriale delle origini, con questa capacità di Francesco Peroni di avere una visione tale da lasciare una sede qui a Vigevano e affiancarne una in quella che sarebbe diventata la capitale del neonato Regno d’Italia”.
L’esposizione, che propone al visitatore oggetti e documenti provenienti dall’Archivio Storico Birra Peroni accanto alla documentazione dell’Archivio del Comune (una parte rimarrà in maniera permanente nel museo vigevanese), nel raccontare le origini di questa impresa celebra il legame con la città e il suo sviluppo socio-economico come ci ha spiegato Federica Casella, presidente di Diapason consortium, che ha collaborato all’allestimento della mostra.
“Birra Peroni è legata alla città di Vigevano a cui deve non solo le proprie origini ma anche un legame con un territorio molto industrioso – dice Casella – In questo luogo in particolare troviamo il racconto di una città dalle forti radici industriali dal 1500 quando Vigevano aveva un tessuto industriale sul tessile che poi si è spostato sul calzaturiero”. “Per noi è molto importante questo legame tra impresa e la visione culturale che è il tema conduttore della Settimana della cultura di impresa di cui questo evento è soltanto una parte”, conclude il ragionamento Casella.
Nel tessuto imprenditoriale locale, fatto appunto di industria tessile, calzaturiera e meccanica, la presenza di una fabbrica di birra è un po’ un unicum. Proprio uno degli elementi caratterizzanti di Vigevano lega indissolubilmente Birra Peroni al territorio.
Ma come  racconta il sindaco della città, Andrea Sala, la visione imprenditoriale e la presenza di una risorsa come l’acqua non erano le uniche ragioni che spinsero il fondatore a fondare qui la fabbrica. “Oltre alla capacità di fare impresa quindi una valenza culturale, in parallelo c’è anche una valenza di tipo geografico perché Vigevano per fortuna è all’interno di un triangolo ideale tra Pavia, Novara e Milano – racconta – Sicuramente quella Peroni è stata una visione vincente e le visioni vincenti attecchiscono dove il tessuto lo consente”.
Questa visione culturale di impresa, maturata negli anni vigevanesi, porterà poi il fondatore di Birra Peroni, che oggi conta 170 anni di storia, ad andare controcorrente spostandosi nel Centro Italia per conquistare anche i mercati del Sud e mettendo le basi per un marchio, oggi noto in tutto il mondo: “La visione vincente di Francesco fu che mentre lui era qui e col figlio Ercole seguiva le cose vigevanesi si è guardato intorno ha visto che nei soli stati sardi c’erano 57 fabbriche di birra per una produzione di circa 50mila ettolitri – conclude Brignone – e lui disse vado a Roma conquisto Roma e il sud, mercati con una struttura imprenditoriale più attaccabile dove Peroni è diventata leader già all’inizio del 900”.
La mostra resterà aperta al pubblico a Palazzo Merula a Vigevano fino al 30 marzo.
(fonte: Askanews)

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