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La sicurezza informatica in politica. Di Matteo Spigolon

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

“Perché le campagne elettorali hanno bisogno di responsabili della sicurezza informatica”
È solo uno dei tanti articoli che hanno iniziato a comparire sui più importanti siti di settore a partire dall’estate del 2020.
 

Negli Stati Uniti, dilaniati politicamente dalla ‘guerra’ tra neo Repubblicani e neo Democratici, era ancora viva la memoria delle polemiche scaturite quattro anni prima con le presunte influenze russe a favore di Trump.

Di lì a pochi mesi si sarebbe consumata la sfida dell’ormai ex presidente (e forse futuro, chi lo può dire) contro Biden.

Fatto sta che negli ultimi due anni i direttori delle campagne elettorali di partiti e candidati hanno iniziato ad assumere più ingegneri informatici specializzati in sicurezza che esperti di comunicazione, pubbliche relazioni e social.

Avranno pensato: “A che mi servono tutti quei comunicatori ed esperti digitali se poi una fuga di notizie delicate dovuta a un buco nei sistemi informatici e di telecomunicazioni può affossare in un giorno la mia candidatura?”

Impossibile dar loro torto.

E non si tratta solo di America: negli ultimi mesi abbiamo assistito a un’impennata di attacchi informatici senza precedenti in tutta Europa, Italia compresa.

Il tutto ben prima che iniziasse la guerra tra Ucraina e Russia, ma con un aumento esponenziale dopo che il nostro paese si è schierato contro Putin.

Notizia di ieri che i profili social e la posta elettronica dell’ex presidente della Regione Sicilia, Totò Cuffaro, sono stati hackerati.

A questo aggiungiamo che i politici schieratisi apertamente pro-Ucraina e contra-Russia saranno inevitabilmente i più sotto tiro.

Nessuno può essere totalmente al sicuro, nemmeno i candidati locali, indipendentemente dalle loro posizioni sulla politica estera.

Ogni persona ha qualcosa che non può essere rivelata.

Le informazioni (leggi: dati), di cui vivono da sempre anche i servizi segreti di ogni paese, sono l’oro del XXI secolo.

Un voto in meno può farti perdere le elezioni, un’informazione in meno (sottratta) può rovinare la tua reputazione (non solo politica) per sempre…… 

 

Matteo Spigolon Fabbrica Politica 

 

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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