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Dall'archivio:

La saggezza della vecchiaia in due splendide liriche

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Giovanni Pascoli, “La mia sera”

Il giorno fu pieno di lampi;
ma ora verranno le stelle,
le tacite stelle. Nei campi
c’è un breve gregre di ranelle.
Le tremule foglie dei pioppi
trascorre una gioia leggiera.
Nel giorno, che lampi! che scoppi!
Che pace, la sera!
Si devono aprire le stelle
nel cielo sì tenero e vivo.
Là, presso le allegre ranelle,
singhiozza monotono un rivo.
…………
Don … Don … E mi dicono, Dormi!
mi cantano, Dormi! sussurrano,
Dormi! bisbigliano, Dormi!
là, voci di tenebra azzurra …
Mi sembrano canti di culla,
che fanno ch’io torni com’era …
sentivo mia madre … poi nulla …
sul far della sera.

Nel leggerla oggi da un vecchio libro del liceo, con il sonno che chiudeva gli occhi stanchi da una giornata intensa e faticosa, con il cuore gonfio di sentimenti che mai usciranno e con la capacità di incassare e dover stare spesso insilenzio ho pensato ad un bellissimo scritto di Mario Andrade. Non necessita di commenti. Ognuno abbia solo il coraggio di chiudere gli occhi e guardarsi indietro e riflettere.

Messaggio di. Mario Andrade. (Poeta, novellista, saggista brasiliano) Beethoven: Mondscheinsonate – Sonata de la Luz de la Luna- Sonata al Chiaro di Luna.

 “Ho contato i miei anni ed ho scoperto che ho meno tempo da vivere da qui in avanti di quanto non ne abbia già vissuto. Mi sento come quel bambino che ha vinto una confezione di caramelle e le prime le ha mangiate velocemente, ma quando si è accorto che ne rimanevano poche ha iniziato ad assaporarle con calma. Ormai non ho tempo per riunioni interminabili, dove si discute di statuti, norme, procedure e regole interne, sapendo che non si combinerà niente… Ormai non ho tempo per sopportare persone assurde che nonostante la loro età anagrafica, non sono cresciute. Ormai non ho tempo per trattare con la mediocrità. Non voglio esserci in riunioni dove sfilano persone gonfie di ego. Non tollero i manipolatori e gli opportunisti. Mi danno fastidio gli invidiosi, che cercano di screditare quelli più capaci, per appropriarsi dei loro posti, talenti e risultati. Odio, se mi capita di assistere, i difetti che genera la lotta per un incarico maestoso. Le persone non discutono di contenuti, a malapena dei titoli.Il mio tempo è troppo scarso per discutere di titoli.Senza troppe caramelle nella confezione…Voglio vivere accanto a della gente umana, molto umana. Che non si gonfi di vittorie.Che non si consideri eletta, prima ancora di esserlo.Che non sfugga alle proprie responsabilità. Che difenda la dignità umana e che desideri soltanto essere dalla parte della verità e l’onestà….. Mario Andrade

 

 

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