― pubblicità ―

Dall'archivio:

La Regione Lombardia vuole incentivare l’offerta di carne da selvaggina

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

MILANO –  La Regione Lombardia vuole incentivare l’offerta di carne di selvaggina, in particolare negli agriturismi, come strumento “per promuovere una ricchezza territoriale” e contribuire così anche al controllo della fauna selvatica. Lo ha scritto in una nota l’assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi, che stamattina ha inaugurato il Centro Lavorazione Selvaggina di Brescia, nella zona dell’ortomercato cittadino. “Bisogna avere il coraggio di trasformare il problema in opportunità. La fauna selvatica sta generando danni alla Lombardia. Valorizzare la carne di ungulati come cinghiali e caprioli è il primo passo fondamentale” ha aggiunto.
La struttura, la prima nel territorio dell’Atc Unico, è al servizio di tutti quei cacciatori, che, in possesso della qualifica di cacciatore formato, vorranno portare i loro capi di ungulato a far macellare. I capi potranno anche essere ceduti dai cacciatori al macello stesso, che potrà poi immetterli sul mercato attraverso la propria rete di vendita. “Ringrazio Federcaccia, per aver creduto in questo progetto – ha continuato Rolfi -. La caccia è fondamentale per l’equilibrio dell’ecosistema e i problemi recentemente causati anche alla sicurezza delle persone dai cinghiali ne sono l’ennesima conferma”.

 

“La Regione vuole intervenire per valorizzare la carne di questi animali – ha annunciato l’assessore -. Con la prossima riforma degli agriturismi inseriremo una norma volta a incentivare l’offerta della carne di selvaggina, per promuovere una ricchezza territoriale”. “Stiamo semplificando le norme sulla caccia e vogliamo dare un impulso anche politico da questo punto di vista – ha concluso Rolfi -. Siamo in costante contatto con le associazioni venatorie e degli agricoltori risolvere i problemi”.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi