― pubblicità ―

Dall'archivio:

La Regione approva legge per tutelare le attività tradizionali

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

MILANO– Approvato dal Consiglio Regionale il progetto di legge per la “Valorizzazione delle attività storiche e di tradizione”. 

“Oggi abbiamo dato rango e valore di legge – è intervenuta in aula Silvia Scurati, consigliere regionale della Lega – a un percorso di valorizzazione dei negozi storici e delle antiche botteghe che Regione Lombardia sta mettendo in atto già da parecchi anni”. “Si tratta di un patrimonio, non solo economico ma anche culturale, che deve essere tutelato e sostenuto in maniera adeguata e concreta. Con la legge approvata oggi in aula, la Regione può contare su differenti e più efficaci strumenti per agevolare  e promuovere questi esercizi commerciali”.

“Con il formale riconoscimento della rilevanza di questo patrimonio, si rendono infatti possibili anche forme di incentivazione e sgravio fiscale. La legge inoltre, grazie a un mio emendamento approvato in sede di Commissione, si pone l’obiettivo di promuovere le attività tradizionali, suddivise per aree territoriali, nei circuiti turistici della Lombardia”.

“Per favorire il ricambio generazionale e la necessaria implementazione di nuove tecnologie – prosegue Scurati – si prevede lo stanziamento di 2 milioni e 780 mila euro nel triennio 2019/2021”

“Ho presentato inoltre un ordine del giorno, approvato a maggioranza dal Consiglio Regionale, che intende rafforzare il legame fra le attività e il contesto architettonico in cui sono inserite. Il documento invita la Giunta Regionale a dare adeguate informazioni alle amministrazioni comunali sul D.L. 222 del 2016 denominato “salva centri storici” che consente ai Comuni di limitare o vietare l’esercizio di attività commerciali considerate incompatibili con le esigenze di valorizzazione del patrimonio culturale”.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi