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‘++La metropolitana rossa si ‘allunga’, ma non ancora verso Abbiategrasso (o Magenta)

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MILANO  Eppur si muove. Da anni, ormai, si discute sul prolungamento della metropolitana milanese verso l’hinterland, e in modo particolare a ovest della metropoli, verso Abbiategrasso e Magenta. Ora la notizia di un prolungamento è ufficiale, anche se non (ancora) nel senso sperato da molti.

Il Comune di Milano nei giorni scorsi ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica del prolungamento della linea M1 dalla stazione Bisceglie a Baggio-Olmi. La prossima tappa per la realizzazione del progetto è l’approvazione del definitivo prevista per il 2021.

Seconda solo al bacino della Brianza, la priorità di sviluppo del trasporto pubblico di massa riguarda l’area a sud-ovest di Milano, dove oggi la M1 si ferma a Bisceglie. Qui vi sono i popolosi quartieri di Baggio, Valsesia, Olmi, Muggiano, Mengoni, gli adiacenti comuni di Cesano Boscone, Settimo Milanese, Cusago e la connessione della statale 114 con la tangenziale per l’ingresso in città delle auto provenienti da Cisliano, Albairate, Abbiategrasso, l’ovest della Città metropolitana di Milano.

Prolungare il ramo della M1 di poco più di tre chilometri per realizzare altrettante nuove stazioni e collegare quartieri, comuni e viabilità extraurbana alla rete metropolitana, consentirà ai cittadini che gravitano su queste aree di non utilizzare l’auto privata o lasciarla alle porte di Milano, migliorando la qualità dell’aria ed evitando di congestionare il traffico di quartieri come Baggio, Olmi e Valsesia che oggi sono collegati al sistema delle metropolitane solo attraverso gli autobus di linea in partenza da Bisceglie. Inoltre si eviterà di saturare gli spazi di sosta in strada destinati ai residenti di Bisceglie, Forze Armate, Inganni, Primaticcio, Saint-Bon, Bande Nere, puntando a incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico locale, con l’ampliamento delle infrastrutture disponibili.

“Il progetto di prolungamento della M1 da Bisceglie a Baggio – dichiara Marco Granelli assessore alla Mobilità – prosegue l’iter necessario nei tempi concordati. Nel settembre del 2016 abbiamo acquisito gli 8 milioni del Patto per Milano con il Governo che ci hanno consentito di dare impulso alla progettazione; a dicembre 2018 abbiamo partecipato al bando del ministero per le Infrastrutture che assegnava risorse per le città in tema di trasporto pubblico di massa e così abbiamo acquisito 210 milioni di euro, a cui il Comune aggiunge 140 milioni di euro per arrivare ai 350 necessari realizzare un’opera importante per decine di migliaia di cittadini di Milano e della Città metropolitana. Ora il progetto ha compiuto un ulteriore passo e si procede verso il definitivo e la gara per affidare i lavori”.
Il prolungamento della M1: tre nuove fermate
Il prolungamento si estende per circa 3,3 chilometri dall’attuale capolinea Bisceglie della Linea M1. Sono previste tre nuove stazioni e, in particolare, quella di Parri-Valsesia, Baggio e Olmi, tutte interrate e all’interno del territorio comunale. Il nuovo tragitto aggiunto ai 4,46 chilometri del ramo di linea già in esercizio fra le stazioni Pagano e Bisceglie, comprendente 7 stazioni, consente di raggiungere uno sviluppo complessivo di circa 8 chilometri e 10 stazioni, per un totale, su tutta la Linea 1, di 43 stazioni per circa 32 chilometri di lunghezza.
Metro rossa: le nuove stazioni di Parri-Valsesia, Baggio e Olmi
 

Proseguendo dalla stazione di Baggio, dopo un breve rettilineo che consente il superamento del nodo viabilistico del cavalcavia Castrovillari-Luraghi, la linea piega verso sud oltre via Sandro Pertini. Dopo circa 650 metri si giunge nel quartiere Olmi, la stazione sarà posta all’interno delle aree sportive lungo via degli Ulivi che saranno riqualificate. Questa stazione sarà facilmente raggiungibile anche dagli abitanti del quartiere Muggiano che dista circa 8-900 metri e da una parte del Comune di Cesano Boscone. Il tracciato prosegue per circa 300 metri in rettilineo quindi piega verso nord sino al nuovo deposito coperto con funzioni di ricovero del materiale rotabile fino a oggi completamente assente.

 

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