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La lunga notte in aeroporto: arrivare a Malpensa diventa un’impresa, il racconto di un 44enne di Mesero

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MALPENSA Una notte di attesa per i viaggiatori che, dall’aeroporto internazionale Madre Teresa di Tirana, in Albania, si apprestavano a raggiungere Malpensa. L’aereo, della compagnia Ernest Airlines, sarebbe dovuto partire alle 19.20 di venerdì per atterrare alla Malpensa alle 21.15. Invece si sono succeduti clamorosi ritardi che hanno portato i passeggeri ad atterrare nello scalo lombardo dopo le 4 della notte appena trascorsa. Tra i passeggeri del volo EG102 anche un 44enne di Mesero e un altro di Magenta.

“E’ stata una nottata allucinante – ha detto Pier Gabriel Torrente di Mesero- siamo arrivati all’aeroporto di Tirana in tempo utile per il check in che ha aperto poco dopo le 17 e ci è stato comunicato che il nostro volo avrebbe subito il ritardo di un’ora e mezza circa. Poco male, ci siamo detti. Alla fine per così poco non cambierà nulla, l’importante è che vada tutto bene durante il volo”. Invece le cose si sono complicate con l’avvicinarsi del nuovo orario posticipato. Un dipendente della Ernest Airlines si è avvicinato ai passeggeri in attesa spiegando loro che il volo avrebbe subito un ulteriore ritardo. Questa volta ben più consistente. A mezzanotte e 5 minuti. Orario che si è allungato subito di un’ulteriore mezzora. “A quel punto molti passeggeri chiedevano spiegazioni – continua Torrente – Non si è capito bene per quale motivo il nostro aereo non era arrivato a Tirana, forse a causa di un guasto individuato nell’aeroporto di partenza. Fatto sta che gli animi si erano esasperati anche perché la comunicazione era pressoché assente e la tensione alle stelle”.

Come previsto dalla carta dei diritti del viaggiatore la compagnia dovrebbe garantire assistenza in questi casi. Gli imprevisti sono dietro l’angolo e se l’aereo aveva dei problemi per forza di cose non poteva partire. “L’assistenza è stata praticamente inesistente – continua il meserese – ci è stato fornito un panino e una bottiglietta d’acqua. E un foglio per sporgere reclamo in lingua albanese, quasi inutile. Frattanto il ritardo si era, di nuovo, allungato, arrivando alla 1.50. L’aereo era finalmente arrivato a Tirana e non era più un mezzo della Ernest Airlines, bensì della Tayaranjet. Ovviamente dalla 1.50 il ritardo è salito nuovamente, per permettere le operazioni preliminari, fino a partire verso le 2.30 per arrivare a Malpensa verso le 4 e, a Magenta, alle 5 dopo l’espletamento delle formalità burocratiche. Un totale di 13 ore filate per un volo di un’ora e 20 minuti circa”. Sull’aereo viaggiavano, soprattutto, albanesi che vivono in Italia. E alcuni milanesi e torinesi che si recano spesso in Albania per lavoro.

“All’aeroporto di Tirana abbiamo compilato un foglio di reclamo collettivo e molti erano propensi a chiedere il risarcimento – conclude Torrente – Conosciamo le difficoltà che può avere una compagnia low cost che, in caso di guasto, non ha immediatamente a disposizione un mezzo sostitutivo. E sappiamo che ci sono ben altri e più gravi problemi. Ma vogliamo che i diritti dei passeggeri vengano garantiti e che l’assistenza sia adeguata. Non è stato bello ritrovarsi abbandonati, senza informazioni, in un aeroporto per noi sconosciuto. Il biglietto per Tirana lo abbiamo pagato 130 euro ed era l’unica compagnia che garantiva il volo per le giornate scelte da noi. Sul quel volo, con l’unica eccezione del sottoscritto e del mio amico, non c’era nessun turista che poteva prendersela comoda. Solo lavoratori che tornavano a casa o persone che dovevano raggiungere la propria famiglia. E c’erano anche diversi anziani. Se una compagnia non è in grado di garantire un servizio adeguato è meglio che non si proponga sul mercato”.

 

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