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Dall'archivio:

La Festa patronale di Trecate nei miei ricordi. A cura di Massimo Moletti

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 
TRECATE NO – In questo periodo social e dove tutto il Mondo è in uno schermo di meno di sette pollici dove non fai in tempo a dire una parola che si ricurvano a controllare su Google o altri siti …a proposito pensate se un giorno questi burloni dovessero falsare la realtà o informazioni altro che risse di Gattinara ….
 

Io che chiamo ancora dalla cabina del telefono i miei intervistati e creo eventi di ricordi e rubriche copiate da esperti e disperati …volevo fare un mio ricordo personale della festa di San Clemente e Cassiano …

Non c’erano i telefoni alla Batman ma c’erano i super eroi e le feste comandate …e queste ricorrenze erano molto sentite perché si stava tutti in famiglia insieme e si facevano pranzi luculliani con pietanze che non erano di tutti i giorni .. nei giorni prima sentivi il profumo che veniva dalle case delle prelibatezze che si preparavano per l’arrivo dei parenti non ancora serpenti …

Un coro di pulizie e di messe in opera per il grande giorno di festa purtroppo i fuochi artificiali ai tempi erano sempre uno in meno della limitrofa e antipatica Cerano che festeggiava sette giorni dopo …

La festa di Trecate nella mia infanzia e giovinezza cadeva l’ultima Domenica di Agosto quindi con molte persone ancora al mare e monti e dietro i fronti …

Questo periodo delle Feste felici segnava tra Trecate-Cerano-Palio  la fine dell’Estate e l’inizio di una nuova stagione …

L’anno scolastico era alle porte e i presupposti erano sempre gli stessi aspettare il fischio finale della campanella e portare una buona merenda …

Era anche un momento di vitale importanza per quei tempi (anni ’80 fine) perché in una zona fortemente agricola, si preparava il taglio del riso quindi erano gli ultimi momenti di festa prima del gran lavoro di raccolta dei frutti sperati …

 

Quindi ai due Santi Patroni si chiedeva anche una clemenza sulla resa del cereale e che il tempo non mettesse il bastone o grandine tra le ruote …

Io aspettavo quel momento di festa e insieme a mia madre facevamo il gioco dei ricordi in una città che per me ceranese era anche il luogo dove purtroppo mi recavo spesso per funerali …molto spesso di persone di cui sentivo solo il nome …

Al pranzo domenicale mangiavo come se fosse l’ultima cena e dato che non mangiavo dolci o gelati avevo spazio per il vitello tonnato e le mitiche lasagne di mia nonna che avevano un profumo e un gusto che impregnava positivamente l’aria e lo stomaco …ti riempivano di gioia solo nel assaporare il profumo squisito e di giorno di festa …

L’acqua minerale dal fegato centenario e l’aranciata esagerata condivano una festa fatta di tanto buon cibo e speranza di tovaglia ricamata e linda per il grande brindisi di un altro anno insieme …

I fuochi artificiali i miei genitori sia a Trecate sia a Cerano non li hanno mai potuti vedere perché io non avevo un buon rapporto con gli scoppi e quindi suonavo la sirena della croce rossa e dovevano andare mestamente a casa ….mitica la volta che mi sono perso mettendo in allarme tutta la città per poi essere ritrovato dai vigili …e riportato a casa di mia nonna …

Quando poi sono cresciuto e ho iniziato ad andare a spasso per la festa trovavo troppo dispersiva la collocazione con chiesa-piazza e luna park troppo dispersivo ma mi divertivo lo stesso …

Venivo su con il mio fedele motorino anche nei giorni prima e dopo la Domenica ma le lasagne della nonna erano sempre il top….

Non c’era l’entusiasmo che a Cerano si respirava vuoi per il fine Agosto vuoi per la dispersione degli eventi, vuoi per la struttura di cittadina con sempre meno originari del posto…

Forse le feste le viviamo più da piccoli nel giocare a fare i grandi o forse perché sono le prime occasioni di crescita e amore ma vuoi che molto spesso basta una persona o parente indesiderato per rovinare tutta l’armonia …

Negli anni ’90 col mio amico Pietro giravamo per bar e concerti che la locandina della festa offriva ma c’erano sempre le mitiche lasagne della nonna …

Poi la scomparsa dei nonni ha fatto perdere questo magia a questo storico evento ma restava mia madre  affezionata alla ricorrenza e all’appuntamento con l’affogato al cioccolato nel bar centrale della piazza …

Era una nostra festa piccola, ma importante perché l’attaccamento ai ricordi porta avanti il cuore anche in una zona che non sa conservare le proprie tradizioni e situazioni positive …

Soprattutto non sa divulgare e trasmettere e fare scaldare i cuori delle nuove generazioni e popolazioni con un alzata di spalle da ricorrenza forzata …

Negli ultimi anni con lo spostamento della festa alla terza Domenica di Settembre per noi nostalgici si è perso molto della magia ma vedendo l’impegno e il folto calendario si evince una gran voglia di fare felicità …

Buona Festa di Trecate a tutti anche se quei momenti del profumo di lasagne del forno della nonna non tornerà mai più ….forse perché non sono più riuscito a fare o ritrovare quel sapore, ma comunque pure spostata e cambiata di formula ogni volta che arriva sento sempre un brivido di allegria al cuore, come se fossi ancora bambino al tavolo della festa con tutta la famiglia al completo …restando sempre piccolo con la paura dei fuochi e  tanta fame  con quel sapore nell’aria che mi faceva venire la pelle d’oca dalla gioia di stare coccolato  in famiglia …anche se non hanno mai potuto vedere i fuochi …..

 

 

Buona festa di Trecate a tutti !

Massimo Moletti, Duca di Saronno

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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