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Dall'archivio:

La festa di Cerane sul sofà….. e quella di Trecate al barre…..Ah quei mitici anni 80….

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

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RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO Quando arrivava fine Agosto per noi ragazzi anni 80 cresciuti nel Ovest Ticino a confine con la Lomellina era il periodo delle Feste Patronali.
Trecate e Cerano erano vicine. L’ultima di Agosto nella città di san Cassiano e Clemente e la prima di Settembre il Beato Pacifico era reso grande dalla Patronale …

Gli adulti preparavano la casa per l’arrivo dei parenti perché le feste del paese erano una riunione di famiglia e uno scambio di esperienze estive e curiosità varie …
Le enormi tavolate fatte in casa con un dispendio di risorse ed energie culinarie prima ,durante e dopo per rendere felice i nostri “vecchi” che erano orgogliosi delle loro parentele fino all’infinito,  se poi il parente o pseudo tale era importante o veniva dal capoluogo Sabaudo o Meneghino si rinomava l’invito a tutto il vicinato …
Le nostre madri rendevano la casa uno specchio lucido e splendente per essere pronte a ricevere i commensali
Trecate era un po’ sfortunata forse perché arrivava prima e Cerano poteva fare un fuoco d’artificio in più nello spettacolo pirotecnico più bello del circondario …
Nella cittadina della stazione poi la festa arrivava a fine Agosto con persone ancora in ferie poi non era distribuita bene e molto dispersiva.
Poi già negli anni 80 i trecatesi nativi o doc (anche se non sono dei vini) erano in netta minoranza e le parentele si diluivano e allontanavano …
La venerazione poi che gli abitanti del borgo del beato Pacifico Santo Patrono nativo era nettamente superiore alla devozione ricevuta dai due Santi limitrofi…
Il Beato o al Bìatt in dialetto era una attrattiva che portava ceranesi ormai sparsi dappertutto …
Noi giovani non eravamo così attratti dall’atmosfera di famiglia o da quella religiosa …
Neanche gli spettacoli in piazza dove arrivavano grandi cantanti con un robusto passato artistico ci interessavano. …
Lo spettacolo pirotecnico ho iniziato a vederlo senza terrore in età da soldato. I miei genitori non hanno mai potuto vedere i fuochi perché dalla paura sembravo posseduto o indemoniato !!!!!
Quindi non diventavo matto per i fuochi d’artificio …la cosa che mi faceva contare i giorni all’arrivo della prima Domenica di Settembre …erano :Le giostre …

In dialetto erano “I Baracoiii”, ed erano la vera mia passione tanto da trasferire la residenza in quei 4 o 5 giorni che popolavano la ex valle Ticino…
Una “capatina” la facevo pure al luna park di Trecate ma era quello del mio paese che aveva più giostre ed attrattive …
Gardaland stava prendendo piede ma il luna park itinerante aveva un suo fascino perché portava in paese tante persone …
Mi ricordo anzi si ricordano i miei poveri piedi le pestate subite e le ore per fare un percorso da 3 minuti …
La gente ti portava e trasportava da una parte all’altra tipo sulla metro fermata Duomo nell’ora di punta !!!
Ma la cosa più famosa della festa del comune del riso …era …la gran presenza di mogli del tortellino ovvero!!!!LE GNOCCHE….
Non nascondiamoci dietro un dito nelle fortune di ogni situazione la bellezza e avvenenza fisica segna il successo o l’insuccesso …
Nelle feste anni ’80 nella ex Valle Ticino si fiondavano una popolazione danzante ai bordi dell’autopista per ballare ma il vero motivo era vedere le cosce delle sventolone
Il dj dell’autopista era un vero cerimoniere e segnalava la “macchinina ” con su le tipe più belle era una sfida …
Era la giostra più economica …ma anche quella dove potevi “broccolare e ciondolare”…
Io già buona forchetta facevo la spola tra giostre e paninari col loro chiosco dei sapori in salsa suina panino…
Poi c’erano i dischi volanti e le giostre dei bambini dove a fine anni 80 le mamme diventavano già simil sprint …in uno spettacolo per la vista e par condicio di ammirazioni …
Le giostre moderne costavano quasi un “deca” …ma io ero fortunato avevo biglietti omaggio e funzionavo da “bagarino baraccone ambulante”…
Era un modo per attirare ragazze …mi facevo la scaletta …topa gratis biglietto, semi topa prezzo modico …gattina ..sconticino …brutta prezzo doppio ……
A fine anni 80 c’era ed imperversava la musica di Batman e i ritornelli delle canzoncine di Jovanotti …
La giostra del guardare era lo storico “Tagadà”…dove una ragazza non doveva salire se era formosa perché il tipo gli faceva ballare i seni stile lavatrice ma mai mai e mai con la gonna !!!!!
Ma la giostra magica dove offrivo biglietto a tutte le fanciulle con sottana era il castello stregato dove il percorso prevedeva uscite in strada con getto da sotto di aria potentissimo da portarti la gonna fino al collo ….!!!con somma gioia degli spettatori …
Gli spettatori non paganti c’erano pure nei mitici anni 80 ma la gente era così tanta che la piazza di Cerano era considerata la migliore …
Ma il giorno dove mi riportava in “Amarcord”…era la Domenica in Messa Grande delle 11 dove come un novello Pierino mi mettevo sul angolo della piazza Crespi ad ammirare le bellone in versione ultima di Venezia con ancora abbronzatura incorporata da mettere in mostra …
Mi stupisco di non essere mai stato arrestato per “voyagerismo” ma erano troppo in ordine e perfette viste con gli occhi di un adolescente …
Il mio sguardo smetteva di essere da pesce lesso all’ombrellata di mia madre che mi trascinava in chiesa …
Poi il pranzo degno di un condannato a morte per abbuffata ….tanto che la sera mi davo disperso …allora non ero un “lavandino  come adesso ….
Fuggivo alle giostre per incontrare amici e conoscere tipe …io avevo il passa non ancora green ma sempre green i biglietti omaggio o a poco …
Serate che iniziavano alle 20:30 precise e finivano oltre l’una per ragazzini adolescenti era un miraggio ma era la Festa e tutto era permesso ….
Il giorno dopo c’era il resoconto magari romanzato della serata prima con ottimi presupposti per quella seguente.
Quando il Martedì/Mercoledì andavano via lasciavano un vuoto incolmabile e le nostre vacanze giungevano al termine ma c’era ancora il Palio …dove si andava per tifare il proprio rione …e per vedere sempre…beh avete capito …
Dopo il Palio l’estate era veramente finita e si tornava a scuola ….si riprendeva col tran tran quotidiano …
Però sapevi che l’anno seguente avresti rivissuto la stesa gioia e magia …con la fine degli anni ’80 …iniziano gli anni ancora d’oro per la festa di Cerano …Iniziano con la festa 1990 e Edoardo Vianello danzante sul palco…ma qui entriamo nella seconda puntata la Festa negli anni 90 …

 

Massimo Moletti, Duca di Saronno

 

IL DUCA DI SARONNO

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