― pubblicità ―

Dall'archivio:

La Festa del Perdono all’epoca del Covid? Per il PD un rischio inutile (non ne avevano dubbi…)

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO DAL PD DI CORBETTA – 

In questi giorni come PD Corbetta abbiamo posto un quesito molto semplice: qual è la vostra opinione sulla Festa del Perdono che si terrà a Settembre? Tra chi rimarcava l’importanza del rito religioso e chi dubitava sull’effettiva necessità di fare la festa, le parole più ripetute sono state: un enorme rischio, un grave errore, un evento propagandistico. Queste sono le parole dei cittadini di Corbetta.

Tra queste parole ci sono anche quelle di alcuni medici: quelli che ancora adesso lottano negli ospedali, quelli che tutta Italia ha ringraziato e celebrato come eroi, quelli che dopo qualche settimana in cui le cose sono andate “meglio” sono diventati i rancorosi, i risentiti, il tutto in nome di una libertà egoista, ipocrita, individuale.

 

 

La festa del Perdono è sicuramente uno degli eventi storici di Corbetta, ciò non toglie che in questo momento di emergenza forse sarebbe stato meglio evitare di correre un rischio inutile, quando mancano poche settimane all’inizio della scuola.

Forse tutta questa messa in scena, tutte le bancarelle, le giostre, le luci, le lettere sono l’ennesima prova che all’amministrazione comunale interessa solo mettersi in mostra e dei cittadini gli interessa ben poco.

Il copione è già scritto: se tutto andrà bene sarà merito dell’amministrazione, riuscita a fare la festa garantendo la sicurezza; se andrà male, sarà colpa “di qualche irresponsabile”, del governo, della legge, del diavolo o della sfortuna ma state certi che non sarà colpa del vero responsabile. Dopo tutto che responsabilità ci si può aspettare da chi, di fronte a 4 nuovi contagi covid, risponde con “Sì, 4 ma non perché erano alle bancarelle eh”.

Ai posteri l’ardua sentenza, anche se qua sembra ormai già tutto scritto.

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi