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+La droga viaggiava dal Marocco.. sullo yacht. Milano, 5 arresti dopo il maxi sequestro da 15 milioni di euro

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MILANO  Quattro persone sono finite in carcere, una ai domiciliari e per una sesta e’ stato disposto l’obbligo di dimora in un filone dell’inchiesta della Squadra mobile di Milano su un maxi traffico di droga che nell’ottobre 2019 aveva portato in carcere Francesco Massimiliano Cauchi, 47 enne al quale la polizia aveva trovato, nascosti in un’intercapedine a casa del padre, 15 milioni di euro in contanti.
 

Si era trattato di uno dei sequestri di soldi ‘cash’ piu’ imponenti mai avvenuti.

In particolare, tra i destinatari della nuova misura cautelare, firmata dal gip Raffaella Mascarino su richiesta del pm Francesca Crupi ed eseguita nei giorni scorsi, ci sono Matteo Stroppa (in carcere), difeso dal legale Ettore Fucillo, e Roberto Smith (ai domiciliari), difeso dall’avvocato Niccolo’ Vecchioni. Avrebbero fatto parte entrambi, come si legge nelle imputazioni contenute nel provvedimento, della “associazione criminale” con a capo Cauchi e Marco Bernini, gia’ arrestato all’epoca assieme al primo e che poi aveva collaborato. Una presunta banda che importava in Italia ‘carichi’ di hashish dal Marocco, tra il 2014 e il 2018.

 

“Tre tonnellate all’anno” che, si legge ancora, “in prevalenza” venivano trasportate su alcuni yacht e poi messe su dei furgoni una volta raggiunta la terraferma.

Smith, stando alle dichiarazioni di Bernini agli inquirenti, sarebbe stato il “braccio destro” di Cauchi per “il traffico di hashish dal Marocco” e “di cocaina dai fornitori calabresi”. Era “quello che gli faceva le consegne”, ha riferito Bernini. E Stroppa avrebbe svolto lo stesso “ruolo” per Bernini.

 

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