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La Corte d’Appello di Milano chiede chiarimenti al Belgio sull’arresto di Rossana Bellini

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MILANO La Corte d’Appello di Milano, che oggi ha rinviato al 9 febbraio il procedimento su Monica Rossana Bellini, la commercialista della famiglia Panzeri arrestata su mandato d’arresto europeo nell’inchiesta belga sul Qatargate, ha deciso di chiedere ai magistrati di Bruxelles informazioni più precise e dettagliate sulla finalità della consegna richiesta.
In sostanza, a carico di Bellini, arrestata il 18 gennaio scorso nel Milanese e poi messa ai domiciliari dalla Corte milanese, le autorità del Belgio hanno emesso un mandato d’arresto europeo per finalità istruttorie, ossia per ascoltarla a verbale. L’Italia, dunque, l’ha arrestata e dovrebbe consegnarla perché i magistrati belgi vogliono sentirla. Ora la quinta sezione penale della Corte d’Appello milanese, però, con un’ordinanza ha deciso di chiedere al Belgio quala sia esattamente la finalità della consegna: sentirla come indagata o come persona informata sui fatti? Anche perché, poi, se l’unica finalità della consegna è l’ascolto, l’interrogatorio potrebbe anche svolgersi per rogatoria, con la commercialista in Italia e non sottoposta ad alcune misura cautelare. Insomma, ai giudici italiani servono prima di tutto una serie di precisazioni da parte dei loro collegi belgi, prima di decidere se dare l’ok all’estradizione della commercialista. Passaggio a questo punto non scontato.

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