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Dall'archivio:

La casalinga di Voghera, la nonna milanese, la mamma smartworking già dagli anni ’70 tra il serio ed il faceto ed il Coronavirus

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

Quando si dice la lungimiranza dei politici, l’acume, il genio comunicativo. Casi di schizofrenia politica.
Ecco un esempio.

Il Sindaco di Firenze, emerito discendente dell’indimenticabile Presidente del Consiglio Renzi, sempre avanti sui tempi e … sempre sul pezzo aveva lanciato l’hashtag “abbracciamo un cinese contro il razzismo”.
Premesso che il povero cinese non aveva informazioni in merito al virus esattamente come noi italiani e questo la dice lunga sul “Lo dico o non lo dico?!”, “Mi si nota di più se vado o non vado?! (Cit. Nanni Moretti), il popolo cinese da centinaia di anni non si tocca … mai. Nel caso dovessero incontrarsi due persone che si conoscono, la loro usanza è di stare ad un metro uno dall’altro e di inchinare il capo con una frase di benevolenza verso le famiglie.
Adesso chiedo a Nardella di “beccare” a caso il primo cinese che incontra ed abbracciarlo. Se è fortunato si ritrova sdraiato in terra dolorante grazie al wushu, arte marziale insegnata da sempre nelle scuole, se gli va male si ritrova insultato con una serie di epiteti che poco hanno a che vedere con l’atavica pazienza orientale.
Fortunatamente è arrivato il contrordine dai virologhi … distanza di due metri dalle persone e nei ristoranti 1,82 cm da un tavolo all’altro (non chiedetemi il perché …). Almeno i cinesi possono tirare un sospiro di sollievo!
Altro esempio … il decalogo dei 10 Comportamenti da seguire in data 23 febbraio 2020.

1.Lavati spesso le mani con acqua e sapone o con gel a base alcolica
2.Evita il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute
3.Non toccarti occhi, naso e bocca con le mani
4.Copri bocca e naso con fazzoletti usa e getta quando starnutisci o tossisci.
5.Se non hai un fazzoletto usa la piega del gomito
6.Non prendere farmaci antivirali né antibiotici senza la prescrizione del medico
7.Pulisci le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol
8. Usa la mascherina solo se sospetti di essere malato o se assisti persone malate
9.Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus
10.In caso di dubbi non recarti al pronto soccorso, chiama il tuo medico di famiglia e segui le sue indicazioni.

Oh perbacco. Saranno almeno 60 anni che i figli della “casalinga di Voghera” (ma un paese vale l’altro) si sentono raccomandare quando vanno a trovare la mamma queste raccomandazioni … entrando da casa. … mancano alla lista “lavati i denti dopo aver mangiato e levati le scarpe prima di entrare in casa (usare pantofole)!.
Terzo esempio. Negli anni ’70 mia nonna e mio nonno lavoravano entrambi a Milano, a turno, se potevano, lavoravano da casa, si alternavano nelle necessità mediche, scolastiche, nelle riunioni religiose e di intrattenimento di due figli, che, dal canto loro, svolgevano senza patema alcuno a casa, il loro compito quotidiano di “figlio”. Il cellulare non esisteva e i primi pc non erano proprio all’avanguardia. Applicavano quando era possibile lo “smart working” all’italiana, l’arte dell’arrangiarsi di cui gli Italiani sono campioni del mondo.
Terzo esempio di tilt nella comunicazione, tanto per sorridere.
“Gli anziani devono rimanere in casa (giusto) … ma dove andrebbero a zonzo tutto il giorno a 3 gradi in Lombardia?! Però qui viene il bello. Per Anziano si intende chi ha compiuto 65 anni (corretto), ma …. perché allora in pensione gli Anziani, se gli va di “fondoschiena”, superano i 67 anni?!. Allora va o non va a lavorare? Boh.
Del resto l’età più a rischio è quella più esposta ad altre patologie che aggraverebbero il quadro clinico. A proposito … la 98enne cinese, l’anziana per eccellenza in quel di Wuhau, è guarita ed è stata dimessa. lo stesso è capitato alla signora, 81 anni, ricoverata all’Ospedale San Matteo di Pavia, e credo che in cuor loro il “gesto dell’ombrello”, lo abbiamo mentalmente pensato!
Aggiungo però molto seriamente, a tutti i parenti degli altri deceduti, in ogni parte del mondo, di ogni età e razza vanno le mie più sentite condoglianze, perché un caro che non c’è più è sempre un dolore immenso.
Ma perché questa ennesima giravolta del Governo dopo un susseguirsi di prese di posizione e di smentite? Semplice. Se il contagio non si ferma non ci saranno i posti di terapia intensiva necessari in Italia, e nemmeno quelli di terapia sub-intensiva.
Perché il coronavirus aggredisce soprattutto nelle persone le vie respiratorie basse e, nello scenario peggiore il numero di pazienti che avrebbe necessità della respirazione artificiale (e quindi della terapia intensiva) aumenterebbe. La Lombardia è quasi satura, ormai pochi posti a disposizione perciò il piano messo a punto dalla Regione Lombardia con il record di contagi si è già messo in moto.
Già da oggi, da una cinquantina di posti di altri Ospedali non specializzati saranno a disposizione vari reparti di Rianimazione. La sanità privata sta cedendo i propri spazi – dice l’assessore lombardo al welfare Giulio Gallera – è un utilizzo che avviene attraverso i budget già assegnati alle strutture, non ci sono costi in più per il pubblico: il sistema si sta stringendo senza porre la questione del rendiconto economico.
Il piano è stato messo a punto ieri a Palazzo Lombardia, durante un incontro tra i vertici regionali e i rappresentanti di Aiop (Associazione italiana ospedalità privata), Aris (Associazione religiosa istituti socio-sanitari) e Assolombarda. A questi si stanno aggiungendo 140 già ricavati nei pubblici (e quasi del tutto occupati). Dal San Raffaele e altri ospedali del Gruppo San Donato è poi partita una ventina di medici, per aiutare i colleghi delle zone dove l’epidemia è più diffusa: un’altra ventina, da altri ospedali privati, dovrebbe andare in “prestito” agli ospedali nei prossimi giorni.
Sperando così di arginare il Virus, che non riesca a diffondersi in zone dove non sempre la Sanità è all’avanguardia.
Un piccolo inciso, negli ultimi 10 anni i Governi hanno fatto tagli alla Sanità per 37 miliardi di euro e ben 70.000 posti letto!

 

Di Laura Giulia D’Urso

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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