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‘La casa nella Pineta’, martedì la presentazione a Legnano

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Martedì 29 maggio, ore 21 – Libreria Nuova Terra (via Giolitti,14) Legnano

Interviene l’autore Pietro Ichino

introduce Alessandro Rizzo, giornalista, Associazione De Gasperi

 LEGNANO – Nuova iniziativa della Libreria Nuova Terra di Legnano che propone un prestigioso appuntamento, martedì 29 maggio alle ore 21, nella sede di via Giolitti,14 presentazione del libro autobiografico «LA CASA NELLA PINETA. Storia di una famiglia borghese del Novecento» (pp. 416, 1° ed. 2018 – Giunti Editore). Interverrà l’autore Pietro Ichino. La serata sarà introdotta da Alessandro Rizzo, giornalista di Cerro Maggiore. L’incontro, con ingresso libero e gratuito, è organizzato in collaborazione con l’Associazione Italiana Centri Culturali e l’Associazione De Gasperi.

«Dopo gli incontri con lo scrittore Giuseppe Lupo, l’inviato de Il Foglio da New York Mattia Ferraresi e il reporter di guerra Gian Micalessin, per me è un onore poter presentare questo libro e poterlo fare direttamente con l’autore, Pietro Ichino un uomo che ha speso la sua vita per il bene dell’Italia – ha dichiarato Alessandro Rizzo, dell’Associazione De Gasperi – Un libro che ho avuto modo di assaporare pagina dopo pagina, un testo intenso sull’Italia che è stata e l’Italia che sarà. Un amore per la vita in tutte le sue sfaccettature. Questo ho intuito, gustandolo fino in fondo. Per questo per me è doveroso ringraziare con tutto il cuore i titolari della libreria, Fiorella e Peo per avermi offerto questa nuova opportunità.»

IL LIBRO – «LA CASA NELLA PINETA» Nella primavera del 1962 la famiglia Ichino riceve una visita dell’amico don Lorenzo Milani. Indicando i libri e il benessere che si respira in quel salotto milanese, il priore si rivolge a Pietro, tredicenne: «Per tutto questo non sei ancora in colpa; ma dal giorno in cui sarai maggiorenne, se non restituisci tutto, incomincia a essere peccato.»

Marchiato a fuoco da questo monito, che pur nella sua radicalità racchiude in sé molti altri insegnamenti familiari, il protagonista di queste pagine rifiuta di intraprendere la carriera di avvocato al fianco del padre amatissimo per dedicarsi al movimento operaio, ritrovarsi cooptato nel palazzo del potere ma poi farsene cacciare, studiare il Diritto del lavoro nell’epoca drammatica della fine delle ideologie, del terrorismo rosso e poi della sua nuova fiammata al passaggio del millennio. In questo libro insolito, al confine tra un racconto intimo e il grande affresco di un’epoca, le vicende pubbliche si intrecciano alla storia di una famiglia italiana che raccoglie in sé l’eredità ebraica e un cattolicesimo dalla forte vocazione sociale e che ha eletto la Versilia a proprio luogo dello spirito. È così che – dalle persecuzioni razziali al Concilio Vaticano II, da Bruno Pontecorvo a Piero Sraffa, dal ’68 all’assassinio di Calabresi, dal Pci di Pietro Ingrao fino alle riforme del Diritto del lavoro – la “casa nella pineta” diventa il crocevia di vite vissute con singolare intensità, dove generazioni di padri e di figli dalle anime inquiete possono crescere, amarsi, perdersi e ritrovarsi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’AUTORE – Pietro Ichino (Milano, 1949) è professore di Diritto del lavoro e avvocato. È stato dirigente sindacale della Fiom-Cgil (1969-73), responsabile del Coordinamento servizi legali della Camera del Lavoro di Milano (1973-79), giornalista pubblicista dal 1970, deputato nel Parlamento italiano nell’ottava legislatura (1979-83) e senatore dal 2008 al 2018. Nel 2009 gli è stato assegnato l’Oscar del Riformista per il miglior parlamentare dell’anno. Ha scritto numerosi libri in materia di lavoro e di diritto, tra i quali, per Mondadori, Il lavoro e il mercato (1996, premio Scanno 1997), A che cosa serve il sindacato? (2005), I nullafacenti (2006), Inchiesta sul lavoro (2011), Il lavoro ritrovato (2015). Collabora con il Corriere della Sera.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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