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Dall'archivio:

Josh Meloy – “Oklahoma” (2020) by Trex Roads

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

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Ci sono luoghi negli Stati Uniti che sono state determinanti per lo sviluppo di questo genere o di quell’altro, a cui si associa quasi immediatamente un tipo di musica.
Ci sono città che sono diventate luogo di ritrovo di artisti e fans, dove i locali dove suonare o ascoltare musica, sono tantissimi e tutti leggendari.
Ecco in Oklahoma è nato un genere qualche anno fa, come vi ho spesso raccontato con i miei articoli, con la fusione di country, rock e blues-folk : il Red Dirt.

 

E in questo stato c’è una città che più di altre ha contribuito allo sviluppo e alla crescita di questo genere, tutti sono passati di qui : Stillwater.

Stillwater è una città universitaria e quindi per definizione un posto dove vivono e vogliono divertirsi i giovani, qui il red dirt è esploso in tutta la sua magnificenza. Sono passati in queste strade e sono diventati leggende Cody Canada e i suoi Cross Canadian Ragweed, i Turnpike Troubadours, Jason Boland, Stoney LaRue, i Great Divide, i Red Dirt Rangers e oggi la tradizione continua con gruppi come i Red Southall Band.

La musica scorre come un fiume nelle strade di questa città ed è qui che a 19 anni Josh Meloy decise di diventare un musicista, dopo aver assistito ad un concerto del texano William Clark Green, dopo aver visto cosa la musica provocava nella gente. Le canzoni cantate all’unisono, la gioia e la passione, doveva diventare un musicista.

Le influenze nella musica di questo artista sono molteplici : Waylon Jennings e Hank Williams Jr, ma anche il southern rock dei Whiskey Myers e la geniale vena creativa di Evan Felker (leader dei ritrovati Turnpike Troubadours).

Josh Meloy possiede una voce roca che pare consumata da anni di fumo e whiskey, ma non lo è vista la sua giovane età. Appare matura e intensa come quella dei grandi e la sua abilità di scrivere canzoni asciutte e di qualità è parimenti notevole.

Questo disco dedicato alla sua terra, Oklahoma, è auto-prodotto, asciutto e diretto ma sicuramente non banale. Non è una novità, ha già 2 anni ,ma questo ragazzo va assolutamente scoperto. E’ il suo secondo disco, il primo Washington Street è del 2018.

Ultimamente sono uscito nuovi singoli e negli States lo hanno visto in tour con il leggendario Ward Davis, non un artista qualsiasi, anzi!

La struggente e incisiva ballata che apre il disco, Noise, che inizia con il fruscio di una puntina sul vinile, è puro country indipendente, di quelli che la gente che lavora duramente e vive la vita della provincia americana, vuole ascoltare. Nessun occhiolino alle classifiche, nessun arrangiamento per piacere alla “Nashville che conta”.

 

La chitarra acustica che lo accompagna porta con sé la polvere del deserto, Lightining è così : una trascinata ed emozionante cavalcata country dal sapore western, ma è anche un brano che possiamo immaginare con una band rock alle spalle. Questo ragazzo sa scrivere pezzi che colpirebbero acustici tanto quanto elettrici.

Il brano migliore di questo lotto di 8 brani è sicuramente Met the Devil in Oklahoma, intensa emozionante ruvida, una canzone che ci regala una prestazione vocale di primo livello, un pezzo talmente bello che lo possiamo immaginare colonna sonora di serie come Yellowstone, divenuta ormai una sorta di “radio popolare” della musica indipendente. Ecco Josh Meloy meriterebbe di starci senza alcun dubbio.

 

 

Anche la successiva Oklahoma Blues è dedicata alla sua terra, terra dura, terra di vita mai facile ma di sentimenti veri. Un brano con la pedal-steel in sottofondo, un sapore di quel country vero e reale che qui nel nostro paese arriva poco purtroppo ma con sfumature blues folk da cantastorie. Hanno iniziato così i grandi che ora stupiscono gli States, album auto prodotti contro ogni regola commerciale, suonati acustici,  senza effetti speciali ma veri e sentiti. Per questo motivo la gente li premia e fidatevi Josh Meloy merita successo e spero che questi tour con grandi artisti e dischi come Oklahoma, siano solo l’inizio di una carriera luminosa al sole del deserto dell’Oklahoma ma anche di quello del Texas, là dove questa musica da e per la gente è amata come l’aria.

 

Buon ascolto,

Claudio Trezzani by Trex Roads  www.trexroads.altervista.org

(nel blog trovate la versione inglese di questo articolo a questo link : https://trexroads.altervista.org/oklahoma-josh-meloy-2020-english/ )

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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