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Iss: vaccino ‘booster’ efficace dal 54 all’86% contro Omicron

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MILANO “L’efficacia del vaccino (riduzione percentuale del rischio nei vaccinati rispetto ai non vaccinati) nel periodo di prevalenza Omicron (a partire dal 3 gennaio 2022) nel prevenire la diagnosi di infezione da SARS-CoV-2 è pari al 40% entro 90 giorni dal completamento del ciclo vaccinale, 31% tra i 91 e 120 giorni e 46% oltre 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale, 54% nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster”.

E’ uno dei dati che emergono dal “Report esteso” prodotto dall’Istituto superiore di sanità (Iss), in cui si aggiunge anche che l’efficacia del vaccino nel prevenire casi di malattia severa è pari al 69% nei vaccinati con ciclo completo da meno di 90 giorni, 68% nei vaccinati con ciclo completo da 91 e 120 giorni, e 71% nei vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 120 giorni, e pari all’86% nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster”.

“Il tasso di ospedalizzazione standardizzato per età, relativo alla popolazione di over 12 anni, nel periodo 6 maggio-6 giugno 2022 per i non vaccinati (60 ricoveri per 100mila abitanti) risulta oltre due volte e mezza più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da oltre 120 giorni (26 ricoveri per 100mila abitanti) e oltre tre volte e mezzo più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (17 ricoveri per 100mila abitanti)” precisa l’Iss, che evidenzia anche che “il tasso di ricoveri in terapia intensiva “per i non vaccinati (tre ricoveri in terapia intensiva per 100mila abitanti) risulta circa due volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da oltre 120 giorni (un ricovero in terapia intensiva per 100mila) e circa quattro volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (un ricovero in terapia intensiva per 100mila)”.

Infine per quanto riguarda l’impatto della vaccinazione nel prevenire i decessi (dello stesso campione di popolazione), il report segnala che “il tasso di mortalità nel periodo 22 aprile
22 maggio 2022, per i non vaccinati (15 decessi per 100mila abitanti) risulta circa quattro volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da oltre 120 giorni (quattro decessi) e circa sei volte e mezzo più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (2,4 decessi)”.

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