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Dall'archivio:

Inveruno, il NO all’utero in affitto e la scritta cancellata. Ci scrive un lettore

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

L’argomento che solleva il lettore è di quelli delicati, ma ovviamente questo giornale- che sui temi etici e in generale sul dibattito attorno al Ddl Zan ha assunto posizioni ben precise e fortemente critiche rispetto al mainstream- non si sottrae. Aggiungendo solo che la pratica di imbrattare muri, siano essi pubblici o privati, è disdicevole. Meglio quanto fatto da associazioni, come Pro Vita e Famiglia, che hanno preferito affissioni pubbliche. Abbiamo inoltrato il documento al sindaco di Inveruno, e ovviamente siamo a disposizione per pubblicare la sua replica.

F.P.

 

INVERUNO Qualche mese fa su una vecchia cabina elettrica all’inizio del paese di Inveruno qualcuno aveva scritto con la bomboletta: “no utero in affitto“.

Il fatto in sè non sarebbe di rilievo. Una scritta in più o in meno sui muri, che notizia vuoi che sia? E poi, per le nostre strade, su cavalcavia, sottopassi, cabine e ogni superfice libera prosperano da sempre scritte e graffiti che rimangono lì per anni, e nessuno si sogna di ripulirle.

In questo caso, però, qualcuno ha sentito il bisogno di andare lì con vernice e rullo, e ritinteggiare la parete di giallo. Chissà perché…

Improvviso accesso di decoro e pulizia? E proprio solo su quel muro? Un po’ strano a dirsi.

E’ pure difficile che la cabina sia stata ridipinta da personale ENEL perché non lo fanno mai da nessuna parte. E poi in questo caso avrebbero ridipinto tutte le pareti del piccolo edificio e non solo una.

Più probabile che l’operazione di “pulizia etnica” sia stata motivata dal desiderio di nascondere la scritta contro l’utero in affitto, che dava evidentemente molto fastidio a qualcuno.

Magari coppie omosessuali della zona che hanno ottenuto bambini con la maternità surrogata, e che si fanno pure pubblicità sulle pagine di facebook.

In ogni caso la scritta “politicamente scorretta” è stata rifatta, più o meno al posto della precedente. Attendiamo qualche giorno per sapere se il “tutore del decoro urbano” dell’ alto milanese ha conservato un po’ di vernice al quarzo e si rimetterà all’opera per ritinteggiare la parete e solo quella.

Vorremmo solo chiedergli perché con la stessa solerzia con cui cancella la scritta contro l’ utero in affitto, non va a rimuovere le migliaia di scritte, graffiti, manifesti abusivi che si trovano sul territorio, di qui a Milano.

 Sarebbe bello se il Sindaco di Inveruno si esprimesse pubblicamente sul tema dell’ utero in affitto, che è un reato nel nostro paese, e una cosa abominevole in tutto il mondo. Altro che scritte da cancellare. Il Comune dovrebbe lui stesso esporre un cartellone con quella scritta davanti al municipio.

Angelo Mandelli

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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