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Inveruno: Famiglia, naturalmente. Di Arabella Biscaro

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INVERUNO – In un periodo difficile per la famiglia (per i cambiamenti sociali, la crisi economica, in ballo a volte tra separazioni e scioglimenti di matrimoni), giovedi sera la Biblioteca Comunale di Inveruno ha proposto un argomento tanto attuale e molto caro ai più: una riflessione sulla famiglia tradizionale. Per recuperarne il concetto e il valore fondamentale e fondante.

Già il filosofo Aristotele descriveva la famiglia come un nucleo di persone atto a garantire il proseguimento del genere umano. Sul filo sella storia, la dottoressa Silvana De Mari, medica e scrittrice, ha condotto il numeroso pubblico nelle specificità di uomo e donna che derivano dalla biologia e si esplicano dalla preistoria nei nuclei sociali.

La serata è stata organizzata da “Insieme per Inveruno Furato”. “Proporre una serata dove si parlasse si famiglia naturale ad Inveruno era un progetto che avevamo da molto tempo. Finalmente abbiamo avuto l’opportunità di ascoltare una relazione sull’importanza fondamentale per la nostra società della Famiglia Naturale, l’importanza per un bambino della figura materna e paterna. È stata una serata gradevole, seria e istruttiva e la relatrice, Silvana De Mari, è stata perfetta”, ha dichiarato Vincenzo Grande, organizzatore della serata e membro del direttivo provinciale Lega del Ticino, il quale ha aggiunto “Un sentito ringraziamento va anche al Ministro Per la Famiglia e le Disabilità Lorenzo Fontana che ci ha inviato per l’occasione un suo saluto. Questo a dimostrare che le polemiche dei giorni scorsi erano totalmente inutili, ed in alcuni casi in malafede”.

Proporre un tema o una visione non significa essere contro altre scelte personali di vita, ma indica l’intento di riaffermare alcune convinzioni. Nel rispetto della libertà di pensiero, civile e democratico, della proposta e della partecipazione.

Se la famiglia ne è il nucleo fondante e costitutivo, la collettività – attraverso le sue forme di rappresentanza e amministrazione – accanto e in collaborazione con la Chiesa Cattolica, la devono preservare, sostenere, aiutare. I modi e i servizi sono molteplici: sportelli di consulenza, aiuti economici, costituzione di reti sociali e familiari.

Arabella Biscaro

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