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Incendio a Milano: malfunzionamento nel sistema anticendio

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Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

MILANO  – Un malfunzionamento del sistema anticendio. E’ quanto emerso dai primi accertamenti condotti dagli investigatori dei vigili del fuoco nella “Torre del Moro” di Milano, il grattacielo residenziale di lusso di via Antonini andato a fuoco nel pomeriggio di ieri a causa di un incendio che nel giro di un quarto d’ora si è propagato dal 15esimo piano all’intera facciata dell’edificio.

 

Secondo quanto si è appreso, gli idranti presenti all’interno grattacielo di 18 piani non avrebbero funzionato dal quinto piano in sù. In un secondo momento alcune bocchette hanno ripreso a funzionare, ma soltanto dal decimo al 18esimo piano, ma non dal quinto al decimo. Una “criticità”, per dirla con le parole degli inquirenti, che dovrà necessariamente essere approfondita durante le indagini. Il fascicolo per disastro colposo sarà aperto a breve dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e dal pm Pasquale Addesso che sono in attesa nella prima relazione dei vigili del fuoco. L’inchiesta di focalizzerà soprattutto sul tipo di materiale utilizzato per i rivestistimenti del cappotto termico. Pannelli che, sempre stando ai primi accertamenti, non non stati realizzati con materiale ignifuco: “Bruciavano come cartoni”, ha spiegato un investigatore.

L’incendio non ha provocato nessuna vittima. Merito soprattutto dell’inquilino che vive al 16esimo piano dell’edificio: l’uomo, già ascoltato come testimone dagli inquirenti, era appena rientrato dalle ferie quando ha avvertito un forte odore di fumo.
Così si è affacciato alla finestra e dopo aver notato una colonna nera provenire dal piano inferiore, ha immediatamente lanciato l’allarme. Allertando non solo i vigili del fuoco, ma soprattutto gli altri inquilini che, appreso dell’incendio grazie a una chat di condominio, hanno immediatamente evacuato l’edificio utilizzando la tromba delle scale che – è stato accertato – era ignifuga e a prova di fumo. La maggior parte degli inquilini del palazzo, dove vivono in tutto una settantina di famiglie, si trovava ancora in vacanza.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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