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Il team Underground Adventures ancora in azione in Valle Antrona

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La Valle Antrona, famosa per la natura incontaminata e i numerosi animali che la popolano, nasconde nel suo sottosuolo una fitta e misteriosa rete di miniere e tunnel sotterranei, dove secoli or sono venivano estratte importanti quantità d’oro. Durante le ricerche e le esplorazioni nel cuore selvaggio di questa valle alla ricerca di miniere abbandonate, il team Underground Adventures, collaborando con ValleAntrona.com si è imbattuto in qualcosa di insolito: «Il ruscello che percorreva la piccola valle laterale che stavamo esplorando, ad un tratto, improvvisamente e pericolosamente, si gettava in una profonda voragine sotterranea». Matteo Di Gioia, della squadra di speleologi, racconta che dopo tale scoperta era inevitabile scendere ad esplorare.

VALLE ANTRONA

L’organizzazione dell’esplorazione ha richiesto circa 2 settimane, 70 metri di corda, 5 persone e 70 Kg di attrezzatura. L’imbocco della miniera, dove il ruscello scompare sottoterra, si trova prossimo a pareti di roccia quasi verticali, e l’intera area è estremamente impervia.

I ragazzi raccontano che è stato necessario realizzare molti ancoraggi per poter giungere in sicurezza all’ingresso, dove – grazie a corda ed attrezzatura specifica – hanno iniziato a scendere: «accompagnati fin dai primi metri dal ruscello che poco dopo diventava una fantastica cascata, siamo arrivati dopo 15 metri di scalata ad una balza, dove è stato necessario realizzare un altro ancoraggio prima di poter scendere al fondo. Accompagnati dal fragore incessante dell’acqua e dai numerosi schizzi che ne derivavano, siamo arrivati laggiù dove la cascata, dopo un salto di circa 30 metri si schiantava sulle rocce trasformandosi in un ruscello sotterraneo.»

Il complesso minerario seguiva anticamente una colonna mineralizzata contenente pirite aurifera, scavata con impegno, fatica e sudore dai minatori, spesso a costo della loro salute.

SCRIPTA MANENT

 

Irene Bertoglio è scrittrice, grafologa, rieducatrice della scrittura e perito grafico-giudiziario. Per anni ha gestito una struttura nell’ambito formativo ed educativo. Ha tenuto e tiene numerosi corsi di aggiornamento e innovativi progetti sperimentali nelle Scuole dell’Infanzia, Primaria e Secondaria, soprattutto di prevenzione della disgrafia e di orientamento scolastico e professionale. È autrice di diversi libri, tra cui, con lo psicoterapeuta Giuseppe Rescaldina: “Il corsivo encefalogramma dell’anima”. 

Dirige la collana editoriale Scripta Manent della casa editrice “La Memoria del Mondo”, di cui è responsabile a livello di ideazione, progettazione e revisione di tutti i testi relativi.  L’autrice è contattabile all’indirizzo [email protected]. Il suo sito professionale è www.irenebertoglio.it.

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