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Il Proust di ottobre con Irene Bertoglio

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

MAGENTA – Il Proust del mese lo dedichiamo a Irene Bertoglio, scrittrice e grafologa, collaboratrice di Giuseppe Rescaldina, psicologo, con il quale di recente ha dato alle stampe il volume “Il corsivo dell’anima”. L’ha intervistata per noi, come sempre, Franca Galeazzi.

Il tratto principale del suo carattere?

1. Autodefinirsi è sempre soggettivo, ma dall’analisi grafologica è emerso che i miei tratti principali sono il dinamismo e l’intraprendenza. In effetti, mi piace mettere in pratica le idee che mi frullano sempre in testa.

La qualità che preferisce in un uomo?

2. Il carisma e la capacità di lasciare un segno di sè nella storia.

E in una donna?

3. La tenerezza. Mi colpisce l’intensità dello sguardo di una mamma verso i propri bambini e resto sempre incantata di fronte alla dolcezza che è in grado di esprimere una donna quando vuole.

Il suo principale difetto?

4. La competitività. Militia est vita, scriveva Seneca: raramente sono tranquilla, vivo la vita come una sfida

Il  suo sogno di felicità?

5. Mi sovviene l’immagine di un bimbo che si addormenta in braccio a me.

Il suo rimpianto?

6. Non essere nata qualche secolo fa per conoscere alcuni personaggi storici interessanti, come Giovanna d’Arco, e non aver fatto di tutto per conoscere Oriana Fallaci.

Il giorno più felice della sua vita?

7. Raccontare un solo giorno felice è riduttivo. Il giorno di Natale è uno di questi perché sono avvolta dal calore della famiglia. Ho avuto la grazia di trascorrere molti momenti esaltanti e felici, ma ciò che mi dà più gioia sono i piccoli gesti d’affetto, la rosa regalata da un bambino, l’abbraccio di una persona cara, il sorriso dei nonni.

E il più infelice?

8. Perché ricordarlo?

L’ultima volta che ha pianto?

9. Qualche giorno fa nel partecipare alla commozione e alla gioia di una persona cara. Sono sensibile e ho la lacrima facile. Il pianto più dolce è quello di felicità.

La sua occupazione preferita?

10. Scrivere, in tutte le sue sfaccettature. Scrivere per esprimersi, per comunicare, per emozionarsi, per chiarirsi, per vivere, per amare.

Materia scolastica preferita?

11. Filosofia. Alle superiori avevo una docente a cui non interessava inculcare il suo punto di vista ma piuttosto sviluppare il senso critico. È stata una scuola di pensiero che non ho abbandonato.

Autori preferiti?

12. Che bella domanda! Mi piacerebbe discuterne a lungo, ma dovendo sintetizzare in un elenco sceglierei: Clive Staples Lewis, Gustave Thibon, Simone Weil e Nicolás Gómez Dávila.  Mi sembra di fare un torto ai tanti altri quindi mi promette che un’altra volta approfondiamo!

 

Libro preferito?

13. “Le lettere di Berlicche” di Lewis. Secondo classificato: “Il pane di ogni giorno” (Thibon) e terzo il “De profundis” di Wilde. È meraviglioso poter scoprire il pensiero di grandi uomini e donne tramite la miglior invenzione del mondo: i libri.

Attore  e attrice preferiti?

14. Ho poco tempo per guardare la TV, ma tra le 13.00 e le 14.00 non ci sono per nessuno perchè incollata allo schermo ad ammirare Jessica Fletcher, interpretata dalla mitica Angela Lansbury. Per quanto riguarda l’attore cedo alla banalità e rispondo George Clooney.

Film cult?

15. “October baby”, non è un film cult ma ha saputo commuovermi profondamente. È tratto da una storia vera e parla di una ragazza sopravvissuta ad un tentativo di aborto, Gianna Jessen. Ora questa donna, nella realtà, dedica la sua esistenza alla causa per la vita!

La canzone che canta sotto la doccia?

16. Dipende dallo stato d’animo: si passa dai cartoni animati al rock più sfrenato.

Colore preferito?

17. Azzurro, senza alcun dubbio

Fiore preferito?

18. La rosa bianca ha un suo particolare fascino; dicono che rappresenti l’amore spirituale, una sorta di connessione tra anime. Molto delicata.

Città preferita?

19. La Maddalena, in Sardegna. Un posto meraviglioso in cui perdersi a contemplare, ci ho lasciato il cuore.  

Personaggio storico più ammirato?

20. Gabriele D’Annunzio. Non era un intellettuale da salotto ma ha avuto l’audacia di spendersi e di agire nella vita pubblica. Almeno una volta all’anno vado in “pellegrinaggio” al Vittoriale

Personaggio politico più detestato?

21. In questo momento non detesto nessuno in particolare, ho avuto momenti di maggiore fervore politico.

Il dono di natura che vorrebbe avere?

22. Poter tradurre in italiano il linguaggio dei cani.

Se dovesse cambiare qualcosa del suo fisico, cosa cambierebbe?

23. Mi piace pensare che anche i difetti siano importanti per la vita e tenerli mi serve per puntare sulla mia testa.

Stato d’animo attuale?

24. Positivo e fiducioso. Deve essere sempre così perché il destino provvede a tutto e traccia il cammino, passo dopo passo

Le colpe che le ispirano maggior indulgenza?

25. Chi mangia tanti dolci è assolutamente perdonato!

Come vorrebbe morire?

26. In pace con me stessa e felice di aver vissuto pienamente.

Il suo motto?

27. “Memento audere semper”, ricordati di osare sempre.

 

 

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A cura di Franca Galeazzi

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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