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Dall'archivio:

Il Proust di inizio 2019 con Silvia Minardi

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

Il tratto principale del suo carattere?

Sono testarda (non sempre un difetto),  sono generosa (non sempre una qualità)

 

La qualità che preferisce in un uomo?

L’intelligenza del cuore, la bellezza anche interiore, la capacità di emozionarsi e di farmi emozionare, un po’ di humour

 

E in una donna?

L’intelligenza del cuore, la bellezza anche interiore, la capacità di emozionarsi e di emozionare, un po’ di humour

 

Il suo principale difetto?

Chiedere a volte troppo a me stessa e anche agli altri

 

Il  suo sogno di felicità?

Poter essere felice non da sola.

 

Il suo rimpianto?

Finora non ho potuto fare il concorso per insegnare all’estero. Ora dovrei potercela fare.

 

Il giorno più felice della sua vita?

Sul piano personale, non mi sbilancio.

Sul piano professionale il giorno in cui ho saputo di avere vinto la borsa Fulbright per gli USA oppure quanto ho ricevuto la comunicazione che il Governo di Francia mi aveva nominata Chevalier de l’Ordre des Palmes Academiques. Ma anche la comunicazione della nomina ad esperto linguistico presso il Centro di Lingue Moderne del Consiglio d’Europa.

Recente, recente: la doppia valutazione positiva sulla mia ricerca di dottorato. A febbraio riesco a coronare un altro sogno: il PhD in Linguistica Educativa!

Il giorno con tante emozioni diverse tra loro: la prima volta che ho messo piede in una classe da insegnante. Ero felice, ma anche molto spaventata.

 

E il più infelice?

23 febbraio 1982, Il giorno in cui è morto il mio papà. Una ferita ancora aperta

 

L’ultima volta che ha pianto?

Oggi

 

La sua occupazione preferita?

Leggere. Viaggiare.

 

Materia scolastica preferita?

Quando al liceo studiavamo chimica in francese, filosofia in tedesco o matematica in inglese.

 

Autori preferiti?

Questa è una domanda impossibile. Ne ho tanti!

Proviamo: Shakespeare, Joyce, Paul Auster, Michael Cunningham, Seamus Heaney, i Beats, Hemingway, …

Ma ho anche un debole per la letteratura femminile. Adoro le poetesse, Emily Dickinson e W. Szymborska in testa.

Ma per un nome che faccio me ne vengono in mente tanti altri!

Sicuramente, non ho un autore italiano preferito. Non mi piace la letteratura italiana.

 

Libro preferito?

Mi piace molto la poesia. Direi “The Four Quartets” di T.S Eliot.

 

Attore e attrice preferiti?

Kenneth Branagh e Rupert Everett

Julia Roberts e Gnyneth Paltrow

 

Film cult? 

“L’attimo fuggente”. Anche se amo guardare le serie TV.

 

La canzone che canta sotto la doccia?

Qualunque canzone, l’importante è poterla cantare a squarciagola visto che non mi sente nessuno. Sono stonata.

 

Colore preferito?

Il verde

 

Fiore preferito?

Ultimamente fiori di campo, in passato le orchidee e i tulipani.

 

Città preferita?

Ho visto troppo poco il mondo per poter rispondere. Per ora le mie preferenze vanno a Firenze per l’Italia.

In Europa sono indecisa tra Londra, Berlino e Parigi, ma ho un pezzo di cuore in tanti altri angoli d’Europa

Nel mondo: San Francisco ma non sono ancora stata in Sud America. Sono stata in Giappone e vorrei tornare: Kyoto mi è rimasta negli occhi.

Ma sono sicura che ci siano altre città che non ho ancora visitato e che potrebbero anche piacermi di più

 

Personaggio storico più ammirato?

Abraham Lincoln del passato.

 

Personaggio politico più detestato?

Difficile rispondere perché di politici in giro non ne vedo. Ci sono piuttosto tanti venditori di fumo, imbonitori di coscienze che dicono di sacrificarsi per tutti noi, dedicandosi alla politica.

 

Il dono di natura che vorrebbe avere?

Saper cantare e saper cucinare.

 

Se dovesse cambiare qualcosa del suo fisico, cosa cambierebbe?

Ho troppo poco spazio per dare una risposta completa

 

Stato d’animo attuale?

Concentrata sulla discussione della tesi di dottorato

 

Le colpe che le ispirano maggior indulgenza?
Quelle che capisco essere state indotte dalla buona fede.

Come vorrebbe morire?
Come capita, ma se sono in viaggio che almeno sia nel viaggio di ritorno.

 

Il suo motto?

Dilige et quod vis fac, Sant’Agostino. “Ama e fa ciò che vuoi” che, nell’omelia di S.Agostino era una esortazione alla responsabilità non una semplice esaltazione di buoni sentimenti.

 

 

 

A cura di Franca Galeazzi

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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