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Dall'archivio:

Il Proust del mese con la nostra Alessandra Branca

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

Il tratto principale del suo carattere?

La giovialità, la disponibilità. La relazione.

 

La qualità che preferisce in un uomo?

Una infallibile, attenta, cauta, ponderata …temerarietà! Il gusto per l’avventura.

 

E in una donna?

L’umorismo.

 

Il suo principale difetto?

La disponibilità (un classico: il pregio/difetto).

 

Il  suo sogno di felicità?

La Grazia che inonda il mondo! (e lo stesso – frustrato – della Sabine di Milan Kundera…)

 

Il suo rimpianto?

Non esser nata già “imparata” ! ahah! No, uno ce n’è reale: non aver fatto l’insegnante: mestiere che avrei amato. Più che un mestiere, un privilegio, un dono: quello di stare a contatto con il futuro, osservarlo allo stato nascente: formarlo – con modestia ed ardore – e rimanerne in-formati.

 

Il giorno più felice della sua vita?

Ogni volta che riesco a far del bene a qualcuno. Ogni volta che termino bene un lavoro complesso. Ogni volta che nasce un fiore dal cemento.

E il più infelice?

Ogni giorno in cui una vita – qualunque vita, di qualunque regno del creato – piange, è un giorno triste. Cosa che avviene continuamente… Ma ci tocca fare il nostro, cercando di compensare con le nostre azioni.

 

L’ultima volta che ha pianto?

Quando, recentemente, ho letto della storia atroce di quei ragazzini finiti uccisi a botte dal padre, dileggiati a scuola dalle stesse insegnanti che si sono “adeguate” al bullismo dei compagni di classe. Sì, lì ho pianto davvero, povere creature sole al mondo, maltrattate ovunque, senza spiragli, senza una mano da afferrare e da cui farsi portar via, proteggere… Che pena, che pena siamo! Lì chiedi al Cielo: perché ??!!!

 

La sua occupazione preferita?

Ecrire. Scrivere. Fare il mio lavoro.

 

Materia scolastica preferita?

Filosofia.

 

Autori preferiti?

Quelli che non possiedono verità tascabili ed accomodate (accomodanti) da sciorinare. Quelli che cercano e ricercano. Qualunque sia l’arte o la scienza di cui siano autori (del resto, diversamente il titolo non si attaglia).

 

Libro preferito?

‘Il libro del riso e dell’oblio.’(non è vero, ne ho tanti ed altri anche molto più vissuti. ma questo titolo, con ciò che evoca e con ciò che descrive, li può riassumere tutti…)

 

Attore  e attrice preferiti?

Di cinema, intendiamo?

Attrice: L’neguagliabile Cate Blanchett. (e Tilda Swinton, icona).

Attore: Daniel Day Lewis, in assoluto. Leonardo Di Caprio, Benicio Del Toro… Roberto Herlitzka !

 

Film cult?

Solaris, Manhattan, Kagemusha, Sogni, Dracula, In the Mood for Love, The Age of Innocence, Kill Bill, The Blues Brothers, Blade Runner, Il grande Lebowsky … hai voglia!

 

La canzone che canta sotto la doccia?

No, io canto (di tutto) in auto… Sotto la doccia della sera ci starebbe bene una bella e classica Redemption Song : mentre ti lavi via la fatica, lo stress, i cattivi sentimenti… e rinasci al sorriso di una cena tra amici ed affetti (anche in grata – ed amata, come dice il poeta – solitudine, naturalmente!) 🙂

 

Colore preferito?

Dal cielo al mare, dal mare alle sorgenti montane, al cielo ancora… Da est ad ovest, i colori del Crepuscolo e dell’Aurora.

 

Fiore preferito?

Iris.

 

Città preferita?

Milano, absolutely ! Lisbona, nella mia prossima vita. Napoli, in qualcuna precedente.

 

Personaggio storico più ammirato?

Her Majesty, The Fairie Queen Elizabeth. Federico II di Svevia, Napoleone Bonaparte. Giulio Cesare. Augusto Imperatore, Alessandro Magno e …Pericle! (ho un debole per i personaggi minori… ahahah!)

 

Personaggio politico più detestato?

Ma no, sono tutti simpaticoni!

 

Il dono di natura che vorrebbe avere?

L’abilità artigianale.

 

Se dovesse cambiare qualcosa del suo fisico, cosa cambierebbe?

Ma non si può cambiare fisico senza cambiare psiche, identità (e viceversa)! Ad ogni modo… “rimaniamo ludici” : mi sovviene che forse l’unica volta che mi imbattei in un “proust” – non il suo, cara Franca, uno minore – su una rivista sfogliata al tavolino di un Caffè, il gioco era con la mia stimata omonima, Faiella. Ecco: c’era questa domanda, ed io… risponderei quel che rispose lei… ihih! andatela a scovare e saprete! 😉

 

Stato d’animo attuale?

Divertimento: sto facendo un Proust!

 

Le colpe che le ispirano maggior indulgenza?

Nessuna. (ma che brutta parola, “colpa” !)

 

Come vorrebbe morire?

In pace. Muore in pace colui che ha saputo assecondare e perseguire la propria missione, quella inscritta nello spirito; che lo abbia fatto consapevolmente od inconsapevolmente, non importa. Vorrei morire Semplice. Come il fiore di un giorno esala il proprio profumo donandone l’afflato al cielo, il corpo alla terra….

 

Il suo motto?

Vivi! e lascia vivere….

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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