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Dall'archivio:

Il Proust del mese con Khalid El Mouki. Di Franca Galeazzi

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

MAGENTA –  Il suo nome è KHALID EL MOUKI.  Dal Marocco, da Khuuribga (vicino a Casablanca), a Magenta da venticinque anni. Alzi la mano chi non l’ha mai incontrato per le vie del centro. E’ lui il protagonista del Proust del mese di agosto. La rubrica ormai consueta a cura della nostra Franca Galeazzi

Il tratto principale del suo carattere?

La bontà.

 

La qualità che preferisce in un uomo?

La capacità e il desiderio di dialogare con il prossimo.

 

E in una donna?

Come sopra.

 

Il suo  principale difetto?

Mi arrabbio facilmente quando qualcuno mi offende.

 

Il suo sogno di felicità?

Trovare un nuovo lavoro e poter portare qui i miei tre figli.

 

Il suo rimpianto?

Non aver avuto la possibilità di studiare come avrei voluto per mancanza di mezzi.

 

Il giorno più felice della sua vita?

Quelli del mio matrimonio e della nascita dei miei figli.

 

E il più infelice?

Quello della morte di mio nonno con il quale avevo un legame fortissimo.

 

L’ultima volta che ha pianto?

Dopo un litigio con mio padre.

 

La sua occupazione preferita?

Il mio attuale lavoro di venditore ambulante.

 

Materia scolastica preferita?

L’Italiano (Khalid ha frequentato le scuole medie a Trecate  ndr).

 

Autori preferiti?

Nessuno in particolare.

 

Libro preferito?

Il Corano.

 

Attore e attrice preferiti?

Raul Bova e Rosy Abate.

 

Film cult?

Mi interessano quelli che raccontano storie di mafia.

 

La canzone che canta sotto la doccia?

Quelle di Pino Daniele.

 

Colore preferito?

L’azzurro e il rosso.

 

Fiore preferito?

La rosa.

 

Città preferita?

Magenta a vita!

 

Personaggio storico più ammirato?

Hassan II.

 

Personaggio politico più detestato?

Difficile fare il nome di uno, ce ne sono molti che non mi piacciono. Diciamo i prepotenti.

 

Il dono di natura che vorrebbe avere?

Saper giocare bene al calcio.

 

Se dovesse cambiare qualcosa del tuo fisico, cosa cambierebbe?

Mi vado bene così.

 

Stato d’animo attuale?

Sono preoccupato per la situazione che stiamo vivendo … di paura, di incertezza per il futuro.

 

Le colpe che le ispirano più indulgenza?

Perdono le persone che dopo aver ricevuto del bene da parte mia, mi ignorano.

 

Come vorrebbe morire?

Al mio paese, avanti negli anni, senza soffrire.

 

Il  suo motto?

“Ringraziamo sempre Dio”.

 

A cura di Franca Galeazzi

 

 

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