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Il nuovo partito di Renzi? Vale il 3.5%, secondo Mannheimer

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MILANO – Il giorno dopo la clamorosa scissione dal Pd, è già tempo di testare la consistenza elettorale del nuovo movimento di Matteo Renzi, che stando alle prime indiscrezioni vale oggi il 3,5%. E’ quanto rivela ad Affaritaliani.it il sondaggista Renato Mannheimer (partner Eumetra). “Occorre precisare che prima andrebbe fatta una campagna elettorale e non dimentichiamoci che a oggi c’è circa il 48% di indecisi, un dato enorme, ma a freddo il partito di Renzi vale il 3,5% con la possibilità di salire fino al 5 ma anche di scendere sotto questo livello”. Da dove arrivano i voti per l’ex premier ed ex leader del Partito Democratico? “Da tutte le parti. Certamente circa l’1-2% dal Pd di Nicola Zingaretti ma molti consensi dagli indecisi di centro e anche da qualche elettore di Forza Italia e perfino del Movimento 5 Stelle”.

Le intenzioni di voto – in base alle stime di Mannheimer per Affaritaliani.it – che tengono conto della scissione di Renzi, vedono la Lega in rialzo e primo partito tra il 34 e il 36%. A seguire il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle entrambi al 19-21%. Molto bene Fratelli d’Italia che continua a salire e si attesta tra il 7 e il 9%, debole e in calo Forza Italia tra il 5 e il 6%. La nuova formazione di Renzi vale, come detto, tra il 3 e il 4%. Poi Cambiamo! di Giovanni Toti tra l’1 e il 2%, stessa percentuale tra l’1 e il 2% (in forte crescita) per il Partito Comunista di Marco Rizzo.
Intanto in queste ore si registra un forte corteggiamento di Renzi nei confronti del sindaco di Milano, Beppe Sala, che tuttavia sembra orientato a rispondere ‘niet’ alle profferte dell’ex leader Dem.

 

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