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Dall'archivio:

Il nostro ‘compare’ talebano Vincenzo Sofo vola a Bruxelles: sursum corda

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

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È stata una campagna elettorale tosta ma bellissima.

Tantissimi chilometri fatti, tantissimi luoghi visitati, tantissime persone conosciute, tantissime problematiche ascoltate.

Grazie di cuore a tutti quelli che mi hanno aiutato, che hanno affisso i miei manifesti, che hanno distribuito i miei volantini, che mi hanno montato i palchi nelle piazze, che mi hanno ospitato per dormire e per mangiare, che mi hanno organizzato iniziative, che mi hanno accompagnato in auto, che mi hanno sostenuto economicamente, che hanno chiesto il voto per me a parenti amici e conoscenti.

Che hanno messo la faccia le braccia la benzina e il cuore per me. E grazie a sta banda di matti che è stata accanto a me tutti i giorni, giorno e notte.

Comunque vada, siete stati magnifici.

Ad maiora.

Ce l’ha fatta il nostro compare Vincenzo Sofo, che assieme al suo sodale e pigmalione Fabrizio Fratus anni fa, inventando dal nulla il Talebano, ha dato linfa al primo pensatoio (non chiamiamolo think tank..) identitario, uno dei pochissimi tentativi di elaborare pensiero in chiave anti progressista.

Candidato  con la Lega nella circoscrizione Sud, Vincenzo ha centrato l’elezione diventando eurodeputato. Andrà dunque a Bruxelles, da dove potrà difendere il pensiero e la cultura identitaria, che nel nostro piccolo abbiamo cercato di diffondere anche tramite Ticino Notizie, che da 3 anni collabora stabilmente col Talebano.

Del resto, uno che alla vigilia del voto pubblica un post del genere non può che essere ‘talebano’: ‘Siamo passati ad affidare questo mese di campagna elettorale nel Sud Italia a San Francesco da Paola, il santo calabrese che circa sei secoli fa contribuiva alla costruzione dell’Europa e a cui oggi affidiamo la speranza che quel che abbiamo fatto possa servire per contribuire, dal 27 maggio, a risollevarla’.

In bocca al lupo, Vincè. In alto i cuori.

F.P.

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