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Il mio mondo #ecobio: i mille segreti dell’avena- di Cristina Garavaglia

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

Un cereale antico come il mondo e i suoi usi cosmetici (anche per i celiaci)

 

Oggi vi parlerò di un cereale che sicuramente conoscerete, ma forse non sapete che è possibile usarlo anche in cosmesi: l’avena colloidale o sativa.

L’uso di questa pianta è antichissimo e risale all’epoca degli Egizi che la diffusero in Grecia dove era particolarmente apprezzata come ricostituente e antinfiammatorio, mentre in Italia sembrerebbe essere stata importata dalla Gallia dove era utilizzata in sostituzione del grano nella panificazione.

Ricchissima di amido, vitamine (B, C ed E), sali minerali (calcio, ferro, fosforo) e oligoelementi l’avena è quindi utilizzata da secoli sia come rimedio a uso interno o sotto forma di cataplasmi che per la cura della pelle come agente emolliente e idratante.

 

Oggi nell’ambito della medicina naturale l’avena è consigliata per il trattamento dolce di insonnia e stress o in caso di attività sportiva, generalmente sotto forma di fiocchi per la colazione (il famoso porridge) o in aggiunta a zuppe e minestre.

Particolarmente interessante è il discorso del suo utilizzo in caso di celiachia.

Ad uso interno in Italia dal 2015 l’avena certificata senza glutine è stata inserita fra gli alimenti adatti ai celiaci, pur essendo il dibattito scientifico ancora aperto.

 

Non a caso, la posizione dell’AIC (Associazione Italiana Celiachia) resta di massima prudenza suggerendo il consumo di avena solo per i prodotti presenti nello specifico Registro Nazionale del Ministero della Salute.

 

Ovviamente il discorso non vale per l’uso esclusivamente cosmetico.

 

Semplicemente perché il meccanismo che scatena la reazione si basa sull’ingestione attraverso il cibo di una quantità sufficiente di glutine, mentre il glutine non riesce a oltrepassare il derma se applicato sulla pelle.

 

Quanto sopra è confermato dall’associazione Coeliac UK nonchè dalla FDA americana (fonte Associazione italiana dermatologia e cosmetologia).

 

Il fatto poi che si sia diffusa la moda dei cosmetici Gluten free può essere considerata una trovata di marketing assolutamente geniale che potrebbe aver senso al massimo per i prodotti per igiene orale che rischiano di essere ingeriti (ma dovrebbero esserlo in quantità molto elevate e è difficile che accada).

Tanto che l’AIC (Associazione Italiana Celiachia) ha più volte espresso parere contrario circa la diffusione di questo claim (che potrebbe allarmare i consumatori) sulle confezioni di cosmetici.

Tradotto i celiaci possono utilizzare qualsiasi cosmetico contenente glutine sulla pelle e sui capelli senza problemi.

Tornando a bomba, in cosmesi l’estratto di avena è ampiamente utilizzato per le sue proprietà lenitive e detergenti, soprattutto nei prodotti per bambini o per pelli irritate, reattive e sensibili e previo parere del dermatologo per il trattamento di acne e eczemi.

 

È facile quindi trovarla come attivo nelle creme idratanti e nei cosmetici per la detergenza o per la cura delle pelli mature.

A proposito controllate sempre la lista degli ingredienti perché molti cosmetici all’avena ne contengono veramente poca, in questo caso lo potrete notare semplicemente leggendo che l’avena sativa extract si trova tra gli ultimi posti nell’etichetta, quindi fa balà l’oeucc.

Quanto alla farina di avena, reperibile anche al super, può essere utilizzata come detergente per il bagnetto dei neonati in quanto ne rispetta la pelle sensibile.

Volendo realizzare dei semplici trattamenti homemade potete utilizzarla per la preparazione di impacchi per i capelli per la cura dei capelli fini e poco voluminosi e per i capelli che tendono ad annodarsi.

 

Realizzare un impacco non è difficile, basta mescolare la farina di avena con acqua tiepida, volendo aggiungendo poco miele, per poi applicare su capelli lavati e tamponati per almeno una mezz’ora, comprendo il tutto con un asciugamano bagnato con acqua calda ben strizzato.

Finita la posa si procede con un risciacquo abbondante e vedrete che non vi servirà il balsamo.

Con la polvere è inoltre possibile preparare una maschera viso con acqua di rose o idrolato di camomilla da tenere in posa su pelle pulita, senza far seccare (potete spruzzare sul viso semplice acqua termale spray che si trova facilmente in farmacia) per circa 15/20 minuti prima di sciacquare con acqua tiepida.

O realizzare un dolce scrub corpo con farina di avena, olio vegetale e zucchero di canna (in caso di pelli sensibili) o sale marino, da massaggiare su pelle umida prima di utilizzare il bagnoschiuma.

Oppure per trattare i rossori dovuti a esposizione solare (non le ustioni mi raccomando per quelle serve il medico) preparando un cataplasma con acqua fredda da applicare sulla zona interessata per 15/20 minuti.

E più semplicemente per preparare un sacchettino contenente farina di avena da strofinare dolcemente sul corpo in doccia in caso di pelle sensibile e/o secca.

Cristina Garavaglia

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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