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Il mio mondo (eco)bio: come ristrutturare i capelli.. senza far danni-di Cristina Garavaglia

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

Vi avevo già parlato di henné che ovviamente colora, ma come fare a coccolare i capelli con le erbe (e a risanarli per quanto possibile) senza colorare?

Dico per quanto possibile perché purtroppo i capelli veramente sciupati magari perché distrutti dai trattamenti chimici non si possono ahimè che tagliare (a poco a poco se la cosa vi spaventa e lo capisco l’avevo fatto anch’io anni fa), così come è necessario tagliare le doppie punte.

 

Ma in presenza di capelli un po’ spenti, privi di vitalità o semplicemente fini e con poco volume è possibile intervenire senza dover colorare laddove la cosa vi dovesse preoccupare.

Ma come farlo?

 

Semplicemente usando un’altra erba indiana e precisamente la Cassia, erroneamente nota come henné neutro (perché appunto non colora) ma totalmente diversa dall’henné (lawsonia).

L’unica vera avvertenza di utilizzo riguarda i capelli trattati con deco o mèches perché la Cassia potrebbe reagire male alle decolorazioni dando uno spiacevole colore tendente al verde che sparisce con qualche shampoo, don’t worry.

In tal caso vi consiglio di evitarla e di utilizzare un’altra erba indiana di cui vi parlerò nel prossimo futuro chiamata Sidr.

Logicamente, a titolo di precauzione (visto che io non sono un medico e soprattutto che non tutto ciò che è naturale è innocuo) in gravidanza e allattamento vi prego di interpellare prima il ginecologo.

 

Stessa storia durante l’infanzia fino all’adolescenza, evitate di utilizzarla (il discorso vale per tutte le erbe ovviamente), non è proprio il caso.

 

Tornando alla Cassia non è niente di trascendentale o di difficile da utilizzare anche per i meno esperti.

 

Tecnicamente si tratta della polvere ottenuta per essicazione e micronizzazione dalle foglie di un’erba indiana (Cassia obovata od italica o Senna italica) dalle molteplici proprietà, che pur non avendo la caratteristica di legarsi alla cheratina del capello (come l’henné) sicuramente è in grado di fare del bene alle nostre chiome.

 

Visivamente si presenta come una polvere molto sottile simile al talco ma di colore verde reperibile nei negozi bio, nelle bio profumerie e online.

 

Ma anche in erboristeria (dove è proposta ad uso interno in caso di problemi intestinali) fate solo attenzione al fatto che vi sia scritto Cassia obovata o italica e mai dico mai lawsonia che appunto colora.

A questo punto a cosa serve la Cassia?

Indubbiamente a rafforzare e lucidare il capello, a dare volume ai capelli fini, a regolarizzare la produzione di sebo, prevendo anche forfora e irritazioni del cuoio capelluto.

 

E’ pertanto particolarmente indicata in caso di capelli e cute tendente al grasso e si dice possa essere d’aiuto nella prevenzione della pediculosi ma non ho riscontri in merito, per fortuna.

 

Si dice anche che la Cassia ossidata con succo di limone (cioè lasciata riposare una notte al calduccio) possa schiarire i capelli.

 

Ora è sicuramente vero che un impacco così possa accentuare i riflessi biondi su capelli chiari ma schiarire dal castano al biondo è impossibile visto che servirebbe perossido di idrogeno (acqua ossigenata) e i vari rimedi naturali narrati in rete lasciano il tempo che trovano.

 

Sempre nell’ambito delle informazioni errate che circolano in rete vi devo dire che la Cassia non può essere utilizzata per lavare i capelli semplicemente perché non ha saponine.

 

È pertanto necessario utilizzarla su capelli lavati, ovviamente ben tamponati.

 

Considerato che potrebbe seccare un poco i capelli tendenti al secco vi consiglio di aggiungere all’impasto un agente idratante (miele, zucchero, gel aloe ad esempio), cosa che io preferisco in assoluto, ma tante ragazze si trovano benissimo ad aggiungere uno yogurt bianco all’impasto.

 

Il metodo più semplice per utilizzarla è di preparare l’impacco con acqua calda da rubinetto oppure volendo un infuso tiepido a scelta (magari quello che non gradite bere che così non andrà sprecato) mescolando il tutto con un cucchiaio fino a ottenere una pastella (di colore verde) dalla consistenza dello yogurt.

Qualora l’odore non vi dovesse piacere potete aggiungere poche goccine di olio essenziale o una fragranza alimentare. Dopo di che divertitevi a applicarla su cute e capelli, anche senza guanti tanto non colora, indi coprite bene bene con una cuffietta da doccia (e in inverno con un cuffia di lana che non utilizzate più) e tenete in posa per una/due ore.

Passate quindi al risciacquo (abbondante) e se necessario usate il balsamo, quindi al risciacquo acido (un cucchiaio di aceto o un cucchiaino di succo di limone in un litro d’acqua come ultimo risciacquo) e asciugate i capelli come al solito, li vedrete sicuramente più voluminosi e lucidi.

Ovviamente lo possono fare pure i maschietti, ma dubito abbiano pazienza.. vabbè io ve l’ho detto.

Cristina Garavaglia

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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