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Il mio mondo #ecobio- Autunno (e capelli) non ti temo. Forse.. Di Cristina Garavaglia

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Eccoci arrivati, è autunno e inesorabilmente le giornate si accorciano e il caldo estivo sembra ormai un triste ricordo (si capisce vero che odio il freddo?!?), ma fosse solo quello.

Umore a parte, che per molte persone meteoropatiche come me rischia di peggiorare sensibilmente per la minore esposizione alla luce naturale, un problema (estetico) non irrilevante ci accompagnerà per i prossimi mesi, quello della caduta dei capelli.

Logicamente non stiamo parlando di una questione di vita o di morte, ma non possiamo ignorare il fatto che trovarsi all’improvviso molti capelli “morti” (in realtà tutti i capelli sono morti) sul cuscino o matassine di capelli nello scarico della doccia possa preoccupare (e in molti casi spaventare) chiunque.

E non è neanche vero che il problema sia esclusivamente femminile, anche se indubbiamente le donne risultano essere quelle più preoccupate per il timore di trovarsi calve in breve tempo.

Relax: è tutto normale e non state perdendo chissà quanti capelli e soprattutto non è il caso di preoccuparsi.

Dovete infatti considerare che mediamente ogni santo giorno perdiamo dai 50 agli 80 capelli e ce ne accorgiamo generalmente al momento dello shampoo o spazzolandoli, operazioni che agevolano la rimozione degli steli che si sono già staccati dal bulbo pilifero e non sono ancora caduti a terra.

Mentre in autunno mediamente si sale ai 100 capelli persi al giorno, in relazione al sesso, età e predisposizione genetica, capelli che però verranno sostituiti dai nuovi.

Discorso un po’ particolare riguarda le chiome ricce/mosse, visto che ad ogni lavaggio la matassa di capelli persi è decisamente abbondante, ma se ci pensate bene è del tutto normale perché i ricci vengono (e devono) essere pettinati solo durante la posa del balsamo/maschera in modo da districare i famosi nodi liberando così i capelli già caduti dagli altri.

In termini tecnici possiamo dire che in condizioni non patologiche il 5% dei capelli che abbiamo in testa si trova nella cosiddetta fase di eliminazione, trascorsa la quale il capello si stacca naturalmente dal bulbo pilifero per lasciare spazio al nuovo capello in fase di crescita.

Ed è indubbio che durante il periodo autunnale (ma in generale in occasione dei cambiamenti stagionali) il fenomeno sia più evidente, per tutta una serie di motivi fisiologici e ambientali.

Logicamente stiamo parlando in linea generale perché la caduta dei capelli stagionale dipende da fattori soggettivi come età (più si invecchia e più rallenta il rinnovamento cellulare), genetica, stress, cattiva alimentazione, stato di salute generale e potrei continuare.

Ma è anche importante sapere che bisogna considerare non tanto la perdita fisiologica, quanto la qualità di ricrescita dei capelli caduti, in poche parole se passato il periodo delle castagne la chioma continua a essere folta e la crescita costante non sussistono particolari preoccupazioni.

Diverso è il caso di una forte caduta di capelli che perduri da almeno tre o quattro mesi, ecco allora è opportuno indagare sulle cause affidandosi allo specialista.

Sono infatti molti i fattori che possono incidere sulla caduta dei capelli e/o su una minor ricrescita, dalla presenza di situazioni patologiche come possono essere le disfunzioni del funzionamento della tiroide, al semplice stato di stress prolungato, a cure farmacologiche o ormonali, ad alterazioni del funzionamento dei ricettori di insulina, alla menopausa, all’alimentazione squilibrata…

Ma perché tutto si verifica in autunno?

Per una concausa di motivi che vi voglio sintetizzare.

Recenti studi hanno messo in evidenza la possibile correlazione tra caduta autunnale e melatonina, che tutti noi conosciamo come aiuto naturale per superare il jet lag, ma che in realtà è soprattutto l’ormone responsabile della regolazione del ciclo sveglia/sonno.

Sembrerebbe infatti che la prolungata esposizione all’esposizione alla luce solare tipica del periodo estivo possa indurre una riduzione della produzione di melatonina e che ciò possa incidere negativamente sulla caduta dei capelli.

Non solo ma la maggior caduta dei capelli potrebbe anche dipendere dall’alterazione dei cicli o ritmi cicardiani (dal latino circa diem, ossia intorno al giorno) che accompagna ogni fase di cambiamento stagionale.

Ritmo che è in ogni specie vivente scandito dalla presenza o assenza della luce e dall’alternanza giorno e notte, ma che dipende anche da meccanismi endogeni e non solo da stimoli esterni e ambientali.

Come a dire che tutti noi abbiamo un nostro orologio interno che regola il rilascio di alcuni ormoni (in particolare della famosa melatonina rilasciata dalla ghiandola pineale durante il sonno), alterato il quale l’organismo va in situazione di stress.

Da notare che alterare il ritmo cicardiano è alquanto facile durante i mesi estivi, sia per il protrarsi delle ore di luce che per l’intensificarsi delle attività (anche ludiche) fino a tarda notte, indipendentemente dal numero di ore di sonno totali.

Sembrerebbe infatti che la caduta dei capelli (e non solo) dipenda non tanto dalla quantità delle ore di sonno fatte, ma dall’orario in cui si va a dormire e dall’esposizione alla luce oltre le due del mattino.

Ma più in generale è possibile affermare che il nostro attuale stile di vita non corrisponde a quello naturale, dettato dal nostro ritmo circandiano, che era poi quello dei nostri nonni (sveglia al sorgere del sole e riposo dopo il tramonto), come i recenti studi sui cosiddetti Blu Ray (la radiazione emessa da smartphone e tablet) sembrerebbero confermare.

In buona sostanza studi recenti avrebbero messo in correlazione l’abitudine di navigare in internet e di usare smarthpone/portatili fino a tarda sera con il ritardo nella produzione della melatonina (il cervello in pratica pensa che sia ancora giorno), tale da causare problemi di salute ma anche inestetismi dovuti ad un accelerato invecchiamento cutaneo.

Inevitabile che tutto ciò incida negativamente sulla salute dei capelli e della pelle, tanto è vero che la moderna cosmesi si è orientata anche alla prevenzione degli effetti negativi dovuti alla massiva esposizione alla luce blu.

Tornando ai capelli, un altro aspetto da non trascurare è quello antropologico, la caduta dei capelli negli uomini sembrerebbe rappresentare un retaggio delle nostre origini e ricorda la muta a cui vanno incontro i mammiferi con l’alternarsi delle stagioni.

Ovviamente non possiamo dimenticare il famoso stress che se eccessivo e prolungato nel tempo può incidere sulla salute dei capelli e proprio il periodo autunnale segna un aumento dei livelli fisiologici di stress coincidenti con il ritorno ai normali ritmi lavorativi dopo la pausa estiva.

A questo punto possiamo dire che sarebbe opportuno modificare alcune nostre abitudini, rispettando il più possibile il nostro orologio biologico, ma anche aver cura dei nostri capelli nel periodo estivo per non vedere i danni nei mesi successivi.

Insomma la parola chiave è come al solito prevenzione.

La foto esposizione solare infatti, oltre a ridurre probabilmente la sintesi della melanina, provoca la riduzione del diametro del follicolo pilifero cosìcché il capello con il tempo tende a assottigliarsi e a diventare più debole, spezzandosi facilmente.

Mentre la salsedine aggredisce la struttura proteica del capello rendendolo secco e fragile, le prolungate esposizioni solari possono incidere negativamente sui casi di alopecia, ect ect.

Ne consegue che per contenere la caduta dei capelli in autunno è indispensabile proteggerli nel periodo estivo dagli agenti atmosferici e farlo in modo naturale come vi ho fatto vedere nei mesi scorsi.

Ma una volta avvenuto il fattaccio che si può fare?

Innanzitutto curare l’alimentazione.

Considerate infatti che anche l’alimentazione è molto importante (alla fine siamo quello che mangiamo), è quindi bene rinunciare al cibo spazzatura e privilegiare prodotti freschi di stagione, ricchi di aminoacidi come la cistina e di vitamina e Sali minerali, indispensabili per la salute del capello.

Attenzione anche alle diete fai da te (che sono pericolose in generale), sembrerebbe infatti che ben il 30% delle donne che subiscono perdite importanti di capelli sia ricorsa a diete troppo drastiche a seconda della moda del momento, per non parlare poi dei beveroni assurdi che circolano ahimè con tutte le conseguenze del caso.

Lo stesso dicasi per gli integratori assunti a caso grazie al passaparola dell’amica dell’amica di mio cugino, ecco non è il caso, assumeteli solo se necessario e solo su indicazione medica.

Quanto alle famose lozioni, ecco ve le consiglio solo se il vostro obiettivo è alleggerirvi il portafoglio: le uniche sostanze in grado di aiutare la ricrescita dei capelli sono in realtà dei farmaci (Minoxidil e la Finasteride) che vengono prescritti giustamente in caso di alopecia.

E non credete neppure alle pubblicità su shampoo contro la caduta dei capelli, posto che non vi è alcun fondamento scientifico circa la loro efficacia, in passato l’Antitrust se ne è occupata sanzionando una nota marca proprio per pubblicità ingannevole.

Ma allora che si può fare?

Poco e niente, bisogna aspettare che il periodo delle castagne passi da solo.

Logicamente curare i capelli utilizzando prodotti non aggressivi e dermocompatibili, possibilmente eco-bio, aiuta a non peggiorare la situazione.

Via libera anche all’applicazione di maschere che possano ridurre la secchezza dei capelli e il crespo.

Volendo potete farvele in casa utilizzando un buon olio biologico (vinaccioli, jojoba, cocco ma anche extravergine di oliva) da applicare su capelli inumidititi avendo cura di coprire il tutto con un asciugamano bagnato (strizzato) caldo per almeno una mezzora prima di procedere con lo shampoo.

Utili sono anche gli oli essenziali, poche gocce possono essere veicolate da un olio vegetale per stimolare la crescita, vi consiglio la lavanda e il limone tra quelli facilmente reperibili in erboristeria in modo da assicurarsi che si tratti veramente di olio essenziale e non di prodotti con essenze sintetiche.

Prestate comunque attenzione al fatto che gli oli essenziali possono essere altamente allergizzanti, quindi sarebbe bene fare una prova allergica prima di utilizzarli (sull’incavo del braccio) e ricordatevi che non devono mai essere utilizzati in gravidanza e sui bambini.

Rimangono sempre validi i consigli di non utilizzare acqua bollente durante il lavaggio per non stressare cute e capelli, di non eccedere con la spazzolatura dei capelli (i famosi 100 colpi di spazzola sono una bufala e che non vi venga in mente di pettinare i ricci/mossi per non sembrare Re Leone), di non utilizzare il phon ad alte temperature e massima velocità e di abbandonare piastra e arriccia capelli.

Insomma usate questi piccoli accorgimenti e non allarmatevi anche perché lo stress non fa benissimo ai capelli e stressarsi per la caduta stagionale è del tutto inutile.

Piuttosto approfittate delle giornate ancora soleggiate per fare una bella passeggiata nel verde e ammirare i colori dell’autunno.

Cristina Garavaglia

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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