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Dall'archivio:

Il milanese Buffagni, dopo due mandati nei 5S, torna a lavorare (lui può..). Peccato, era riflessivo e dialogante

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MILANO “Non sono uno zombie, sono sempre stato un battitore libero. Rispetto gli impegni coi cittadini, torno volentieri alla mia professione” (è commercialista, nda). A dirlo all’AGI e’ l’ex viceministro e deputato del M5s, Stefano Buffagni, che non potra’ ricandidarsi per il vincolo dei due mandati.
Buffagni dice di aver sempre difeso in pubblico le battaglie del Movimento, anche quelle che non condivideva: “I navigator mi sembravano uno spreco, ho lavorato perche’ non venissero creati, ma per spirito di squadra in tv li ho difesi. E cosi’ anche altre cose che non mi convincevano”.

Stefano Buffagni lo abbiamo visto alcune volte dalle nostre parti, Abbiategrasso e dintorni, e ci è sempre parsa una persona ragionevole e dialogante. Non a caso è diventato anche un volto televisivo. Volendo fare una battuta, non sembrava neppure uno dei 5 Stelle.. Da milanese e lombardo, sapeva che da queste parti provvedimenti come il Reddito di Cittadinanza non piacciono e non bastano (e infatti a Milano i 5 Stelle non sono neppure in Consiglio comunale…) Spiace che adesso esca di scena.

 “Non ho condiviso la sua scelta, come immagino lui non abbia condiviso la mia, ma gli auguro il meglio perche’ e’ un abile politico”. A dirlo sempre all’AGI e’ l’ex viceministro e deputato del M5s, parlando del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.

 

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